Pampaluga ludesan
gran de brica e stret de man
religus, risparmiadur
quand il bev l'e de bun umur
Cittadin cun' el sul in cò
trape tusse el paga no.
Per la patria e il re
Pampaluga chi ch'el ghe!
Ammesso che mio figlio, sospetto dislessico, non abbia commesso errori di ortografia nel riportare la poesia di carnevale sul quaderno, come faccio ora ad aiutarlo ad impararla con la corretta pronuncia?
Oltretutto non la capisco interamente.
Va bene, non mento, non capisco neanche le poesie in italiano se è per questo.
Magari gli basterà fare come con l'inglese ...
"Mamma, lo sai come si dice strega in inglese?"
"No."
"Si dice witch, con tch, come kitchen."
"Bravo! Kitchen vuol dire cucina, questo lo so."
"Si e invece bagno si dice bathroom."
"Ma sei bravissimo! Soprattutto lo dici proprio bene; sai che io non riesco a pronunciare quel th come fai tu, che sembra una via di mezzo tra la f e la s?"
"Per forza mamma! Io metto la lingua nel buco che ho in alto al posto del dente che mi è caduto."
In ogni caso apprezzo il mantenere vive le tradizioni, non dimenticare il dialetto d'origine.
Come diceva Fellini: "Il dialetto è come i nostri sogni, qualcosa di remoto e di rivelatore; il dialetto è la testimonianza più viva della nostra storia, è l'espressione della fantasia. "
E' per questo che ciascun bambino ha parlato del carnevale dei suoi nonni; noi di quello di Putignano in provincia di Bari, il più antico e lungo carnevale d'Europa.
Il più antico perchè pare risalga al 1394, anno in cui i cavalieri di Malta traslarono le spoglie di Santo Stefano da Monopoli a Putignano. I contadini del luogo, felici alla notizia, si cosparsero il volto di farina e cominciarono a danzare per le strade e a fare scherzi, in dialetto per l'appunto, dando vita così alla tradizione del carnevale.
E' anche il più lungo perchè comincia il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, quando i putignanesi si recano in chiesa ad accendere un cero per chiedere perdono preventivo per i peccati che commetteranno nel periodo di carnevale.
Alla materna il dialetto è diventato motivo di gioco. E non parlo del dialetto lodigiano ma di tutti quelli delle mamme di buona volontà che hanno voluto proporli ai bambini.
Il gioco è: ascolta bene e cerca di comprendere questi strani suoni.
Siamo così andate, una mamma di Torremaggiore (FG) ed io, a leggere poesie di Natale, proverbi, a cantare girotondi e insegnare conte.
E' stata proprio un'esperienza carina che ha aiutato anche noi a recuperare la nostra storia.
Abbiamo parlato anche ai piccolini di Putignano, in particolare della festa dell'Orso che si tiene il 2 febbraio, giorno della Candelora.
"Ci chiuev a cann'luer, u virn je fu'r, l'ors nan s' fasc u pagghiar"
Un uomo, travestito da orso, mima l'atto di uscire dalla tana.
Un uomo, travestito da orso, mima l'atto di uscire dalla tana.
Se piove, l'inverno è finito perchè si presuppone che dopo la pioggia, verrà il sole.
Se la giornata è buona, l'orso si sistema la tana perchè l'inverno durerà ancora a lungo.
Come quest'anno, che tra febbre, vomito, scampate infezioni urinarie, antibiotico, tachipirina, sembra davvero non voler finire.
E ci perdiamo tortelli, chiacchiere, ravioli di zucchero e ricotta, frittelle.
Speriamo di non perdere almeno il carnevalesco Arcimboldo.
I cinque biglietti prenotati per domenica, uno per mia madre che arriva nel pomeriggio di oggi, sono lì che giacciono sul mio scrittoio.
L'impressione che danno è che questo carnevale voglia trasformarsi in un pesce d'aprile!
Pare ci sia una riscoperta dei dialetti.. Sarà per prepararsi al federalismo padano..?? :)
RispondiEliminaBuona giornata
ahahahah! il th con il buco del dente è spettacolare!
RispondiEliminaci sono suoni che davvero o ce li hai nel dna, sennò non vengono, come nel leccese la ddhr, che è un suono a meta tra dr e g. insomma, sai a cosa mi riferisco, già è difficile da pronunciare, da scrivere è impossibile! beddhra mia :)
il dialetto mi diverte da morire, soprattutto perché l'ho imparato da grande, tutto mischiato tra le varie versioni del salento.
sai che a Putignano non ci son mai venuta? è che a me tutto il caos delle sfilate non mi sconfinfera, così mi godo dalla veranda di mia madre, che dà proprio sulla via principale, quella del mio paese, divertente e caciarona, buffo vedere le persone che conosci conciate in ogni modo, dal macellaio vestito da suora sexy, al maestro travestito da travestito :)
Dai che ce la fate per Arcimboldo!
Un bacione!
TOPAUS
RispondiEliminaIo credo che i dialetti vadano conservati, perchè traccia della nostra storia. Quante parole conosci in dialetto riferite ad oggetti delle nostre nonne che oggi non si usano più? Ma non sono lingua perchè non hanno carattere territoriale vasto, bensì molto limitato. E oltretutto non hanno e non hanno mai avuto una valenza ufficiale ma sono sempre stati utilizzati in ambito familiare, di amicizia. Quindi mi auguro che il federalismo, se proprio deve andare avanti, prosegua solo sulla strada dell'autonomia fiscale. Detto tra noi, non che questo servirà a trattenere i soldi padani, come vorrebbero gli elettori della Lega :) ciao e benvenuto.
ARIA
RispondiEliminaBeddhra mia io lo so dire :) però non saprei mai pronunciare la c aspirata toscana. Anch'io ho imparato il dialetto da grande, un po' dai bambini della scuola popolare, un po' dagli amici universitari e faccio anch'io confusione. Ad esempio chiedevo a mio marito:"Ma bambini si dice minninn?"
E lui: "Ma che stai dicendo? Mininn è molfettese, in barese si dice piccinnin"
Mi confondo perchè all'università avevo molti amici di Molfetta e Giovinazzo. Io sono stata a Putignano due o tre volte, anche a me, come sai, non piace per niente la folla. Però mi piace mascherarmi :) avevo una foto che aveva fatto il fidanzato di una mia amica un pomeriggio che si era autoeletto aspirante fotografo professionista, tutta truccata (da lui) da gatto e vestita di nero. Era bellissima, la foto, non io :) ma non so più che fine ha fatto nei vari traslochi. Speriamo che il virus non sia contagioso e che da domani non vomitiamo tutti il calzone di cipolle che sta portando mia madre :) Bacione!!!
Non amo per niente il carnevale, la trovo una festa assurda e senza senso.
RispondiEliminaPosso capire il significato che aveva un tempo, quando le occasioni per divertirsi erano poche e precedeva la quaresima che era vera quaresima un tempo..... ma oggi proprio non ha più senso.
Lo trovo una festa consumistica.
Se non fosse che ai bambini piace, io la toglierei dal calendario.
Meglio il pesce d'aprile! :))
Poi mi fai spiegare bene da tuo figlio la storia del th, che faccio na fatica ancora adesso, ogni volta che devo pronunciarlo :)))
ti confesso che qualche problemino l'avrei anch'io anche se mia nonna parlava il lodigiano.
RispondiEliminaMa il meregnanino è diverso. Diverso anche dal milanese. Mischiarli è brutto ma riconoscerli è bello. A ognuno il suo dialetto. Tanto c'è l'itaGliano che ci unisce. Viva L'Italia! :))
ARIAPURA
RispondiEliminaNon che noi festeggiamo carnevale. Ai bambini ad esempio, da quando sono nati, non ho mai comperato abiti, al più le mascherine di carta o qualche cappello da fata. Gli abiti che hanno indossato finora, sono quelli dei miei nipoti che ora sono adulti. Però il mascherarsi in sè mi piace, lo trovo divertente :) è un po' teatro e a me piace molto il teatro. Qualunque festa purtroppo è consumistica, anche la Pasqua, il Natale, ecc. ecc. Per il th è facile, vai dal dentista e fatti togliere il canino superiore :)
SCHEGGIE
RispondiEliminaE oggi siamo stati a Milano come si sperava e tornando, con un treno della ferrovia Le Nord, ci siamo fermati alla stazione di Melegnano e ti ho pensata :) Pensa che a Bari la cadenza è leggermente diversa tra quartiere e quartiere! Ecco perchè trovo assurda la proposta di insegnare il dialetto nelle scuole, ma farci delle attività di "laboratorio" è una cosa carina per i bambini. Viva l'Italia, nonostante tutto :)
GRAZIE CARLOTTA :) iO Ogni vedo che vedo una stazione comincio a canticchiare "felicità su quale treno della notte viaggerai...:))
RispondiEliminaNon lamentarti!! Io mi son beccato una bronchite e sono a letto con una tosse da matti! Sto tentando di guarire con gli influssi della verde luna. Speriamo che da lassù mi guardi benevola!! Il carnevale ? e chi l'ha visto?? ciao, pallida luna. La mia è verde!
RispondiEliminaSCHEGGIE
RispondiEliminaPasserà quel treno prima o poi :*
TRAMP
RispondiEliminaNo, non mi lamento, con i bambini si sa è così. Rimettiti presto Tramp! Vengo a leggere della tua luna.
Eccoti il testo corretto:
RispondiEliminaPampaluga ludesan
larg de buca e stret de man
religus risparmiadur
quand el bev l'è de buon umur
citadin cun el sal en co'
trope tase el paga no
per la patria e per el re
Pampaluga chi ch'el ghè!
Note per la pronuncia:
Pampaluga con la u francese
ludesan con la u italiana
larg quasi senza g
stret de man diventa "streddeman" tutto attaccato
per il resto, doppie a parte (noi ne pronunciamo davvero poche, risparmiamo anche su quelle!!!) si legge com'è scritto
Se poi ti servisse una traduzione, sono a tua disposizione!
Flo
FLO
RispondiEliminaGrazie! Fede mi ha detto che la maestra aveva corretto ieri ma non ci hanno dato il quaderno. Ora tocca ricominciare da capo :(
Risparmiadur con la u francese suppongo. Ma come le identificate le u? Ci provo con la traduzione: Pampaluga lodigiano, chiacchierone e tirchio, religioso (?) risparmiatore, quando beve è di buon umore. Cittadino con il sale in zucca (?) troppe tasse non le paga. Per la patria ed il re, Pampaluga eccolo qui! Come sono andata? Malissimo suppongo :)
Non male.
RispondiEliminaSecondo mio papà, "larg de buca" significa che quando c'è da mangiare non si tira indietro, io però l'avevo tradotto come te.
Risparmiadur... io lo pronuncerei con la u italiana. Non c'è modo di distinguerle, si va un po' ad orecchio.
Flo
FLO
RispondiEliminaCi vuole un decreto interpretativo :)