lunedì 30 maggio 2011

SMORFIOSA


"Mamma ma io posso sposare il nonno?"
"No tesoro, i parenti non si sposano."
"Si però non vale, papà non lo posso sposare, il nonno nemmeno ... voi avete preso tutti i migliori e ora io chi sposo?"

Al termine dei giochi scolastici di fine anno aperti ai genitori
"Ciao amore, allora vado. Buona giornata."
Porgendomi la mano per stringerla come quando ci si saluta:
"Ti ringrazio mammina cara di essere intervenuta a questa festa. Ci vediamo dopo."

I giochi scolastici consistevano in diversi percorsi di abilità nei quali l'elemento principale era l'acqua:
"Santi numi, mi sono bagnata tutte le scarpe!"

Io non ho ancora capito, ma che ho fatto per meritare una figlia che a cinque anni e mezzo parla e si comporta così? :-)

giovedì 26 maggio 2011

SOLITE BEGHE CON IL TRENO


E' arrivato il momento di prenotare i treni per il Sud.
Con esso cominciano i miei soliti problemi con l'azienda che gestisce il servizio.
Cristo si fermò ad Eboli e Trenitalia più o meno da quelle parti: a Napoli.
Dalle Alpi a Posillipo c'è ampia disponibilità di vagoni in qualunque giorno della settimana e offerte molto convenienti.
Oltre comincia il deserto ...
Il sito internet delle ferrovie è sempre aggiornatissimo. 
In teoria è possibile prenotare di tutto per qualunque destinazione. C'è un bel pallino verde che indica la disponibilità dei posti.
Ho ripetutamente provato diverse soluzioni ( vagone letto prima classe, vagone letto seconda classe, excelsior doppio, excelsior doppio con lettino, cuccetta), evitando soltanto quelle con posti a sedere.
All'ennesimo messaggio deludente: "Spiacente questa soluzione non è disponibile" (ma come, non c'era il pallino verde?), ho rinunciato con l'idea di recarmi in stazione per farmi aiutare da qualcuno.
Dovendo viaggiare sola di notte con due bambini, cercavo un vagone intero.
La soluzione migliore per noi è appunto il vagone letto tre posti.
Come spesso accade è arrivata in soccorso la mamma.
Mi ha appena chiamata dalla stazione di Bari comunicandomi:
a) che Trenitalia non ha rinnovato il contratto con l'azienda che le fornisce i vagoni letto (gulp!) per questo non sono prenotabili
b) che i treni a lunga percorrenza d'estate non fermano a Lodi; e perché mai?
c) che lei è furba, molto furba, e ha trovato un vagone cuccetta quattro posti, prenotando per un adulto e tre bambini, di cui uno di età inferiore a quattro anni e pertanto non pagante: mio nipote. Il bambino in questione si ammalerà casualmente il giorno della partenza.
Grazie mamma! Soprattutto grazie per non avermi consigliato di mettere al mondo un altro viaggiatore!

lunedì 23 maggio 2011

ASPETTANDO IL MARE


Sono successe tante cose in questi giorni, lontano dal blog.
La festa di compleanno a Gardaland con tanto di torta e regalo consegnati da Prezzemolo, il soggiorno nel covo dei pirati, il giro (breve) nel parco super affollato alla faccia di qualunque crisi economica. Quasi dimenticavo l'acquario, non sarà come quello di Genova, però è più divertente, con tutti quei cartelli interattivi ed i vetri cilindrici che se non stai attento, ci sbatti contro.
La visita allo zoo safari e parco faunistico di Bussolengo e, per la prima volta, vedere gli ippopotami in uno spazio abbastanza adeguato alle loro necessità.


Aspettare nel posto sbagliato Eric ... e il resto non ve lo racconto perché ho dimenticato di fargli firmare la liberatoria per la privacy!
Un pomeriggio milanese con Arianna. Sostare in un bar della stazione centrale meravigliandosi che, in una città che ha fatto della velocità e dell'efficienza il suo slogan, ci siano posti in cui non si viene serviti entro un tempo ragionevole.

Una passeggiata tra i negozi in zona, comprare un costume da bagno, aspettando il mare.
La visita dall'allergologo, asciugare le lacrime causate dai test, identificare la causa della congiuntivite e del nasino che cola: graminacee, meno male, poteva andare peggio.
La casa lasciata allo sbando, ogni ripiano utile invaso da scatole di perline colorate, riviste specializzate, ganci, fili, pinze, colla, nastri fantasia.
Andare ogni giorno a letto con l'idea che, appendendo un peso alle spalle per tirarle giù, potrebbero riprendere una posizione corretta.

La festa di compleanno ... non l'avevo già detto? No, quest'anno il compleanno di Federico è durato quindici lunghi giorni. L'ultima occasione per festeggiare è stata il 14 maggio, giochi con i compagni nel parco vicino casa e merenda in una sala al suo interno attrezzata allo scopo.
La mia esposizione, farsi bella per l'occasione, disporre tutto con la massima cura possibile sul grande pianoforte a coda e su due tavolini.

Trattenere le lacrime di commozione all'arrivo inaspettato dell'enorme mazzo di fiori di mamma e papà, accogliere le amiche entusiaste, scoprire un bigliettino tra le foglie di una piantina  e leggerlo sorridendo.
Sono soddisfatta del lavoro, felice per i complimenti, un po' delusa per l'atteggiamento di chi non ha voluto neanche curiosare. 
Ho capito che mi piace di più lavorare su singola ordinazione che ammazzarmi di fatica per il pubblico. 
Domenica il compleanno di papà: anche quest'anno non poter essere lì. 
Ma l'anno prossimo saranno novanta e vedrò di non mancare!

martedì 10 maggio 2011

WORK IN PROGRESS

Ringrazio di cuore Tamara per la splendida locandina!
Chi ben comincia, è a metà dell'opera e non potevo avere inizio migliore.
Grazie!

giovedì 5 maggio 2011

TEMPORANEAMENTE

Questo sarà un week end di ferie ... si fa per dire visto che Gardaland non è decisamente il mio luogo di svago preferito.
Si sa però, le nonne vanno assecondate, un po' per diritto d'età, un po' perché loro hanno pieno titolo a viziare i nipoti.
Ci godremo dunque (si fa per dire) questo fine settimana di soggiorno nel parco divertimenti, sperando in una più gradevole visita allo zoo safari e in una simpatica cena vista lago.
A partire da lunedì non so quanto riuscirò ad essere in questi luoghi.
Mi hanno offerto di organizzare una mostra dei gioielli che realizzo.
Venerdì 20, ore 18:00.
Sono praticamente a zero, salvo l'ordine del materiale necessario.
Mi tocca lavorare ... 
Devo anche preparare una linea per bambini da esporre in un negozio di abbigliamento.
Sono contenta, molto, ma anche in preda ad un leggero panico.
Ci si rivede appena possibile!

martedì 3 maggio 2011

OTTO


Non posso fare a meno di pensarci in questo giorno.
Alla vita e la morte che si susseguono, si rincorrono, giocano a nascondino.
Ne è morta un'altra qualche tempo fa, una ragazza di ventisette anni.
In quella clinica dove tu sei nato.
Così ha detto la nonna.
Noi invece siamo qui, abbiamo vinto il gioco sin dal mio non arrendermi ad un'ecografia ed un esame del sangue sbagliati che ti volevano non esistente.
Nonostante il serio rischio che ho corso, nonostante non ti facessero mangiare con la fissazione che avevano per l'allattamento al seno.
E io latte per te non ne avevo. Non ne avrei avuto neanche se non fossi stata imbottita di massicce dose di antibiotici per dieci giorni, come è successo allora. Non ne ho avuto neanche per tua sorella.
Vorrei non pensare più a tutto questo,
Penso alle notti insonni che mi hai fatto passare per mesi, e ti credo, sai che rabbia! Perdere la mamma per ore il tuo primo giorno di vita, dopo averla guardata a lungo in silenzio dalla prospettiva del suo ombelico, con i tuoi occhioni intensi e interrogativi.
Penso al tuo battesimo e al tuo pianto ininterrotto dall'entrata in chiesa al ritorno a casa.
Al ciuccio che hai sempre rifiutato, al biberon che hai smesso a otto mesi da un giorno all'altro.
Alle convulsioni che mi facevano morire di paura, ai tuoi scatti di rabbia, alla tua testardaggine.
Ai tuoi pantaloni e mutande che porti sempre abbassati con la maglietta rigorosamente da fuori. Che fare? Farti piangere per essere più ordinato o farti essere solo te stesso?
Ai capelli che per tagliarli dobbiamo sempre litigare.
Al tuo sorriso dolcissimo e a come mi abbracci forte che mi manca il respiro.
Alla tua irruenza e ai tuoi pensieri complicati.
Ti vedo disegnare e danzare, intrecciare perline come mamma e voler cucinare.
Ti vedo e ti amo, ogni giorno di più.
Difficile e stupendo.
Auguri amore mio.


Tengo molto che ci si ricordi sempre di una mia ferma convinzione, pur non dimostrabile scientificamente: le madri, anche senza parlare, trasmettono tutto al figlio, non solo fino all'adolescenza ma per tutta la vita; devono quindi pensare al figlio sempre in senso positivo, altrimenti egli se ne accorgerà. (Giovanni Bollea)

lunedì 2 maggio 2011

POST IT AL POST PRECEDENTE


Scotolare.
Mi avete fatto venire il dubbio che non si tratti di un verbo italiano ma di un modo di dire dialettale.
Ho cercato sul dizionario.
Scotolare: verbo transitivo, battere il lino o la canapa per separare le fibre tessili da quelle legnose
Come vedete, il termine è italianissimo ma si riferisce ad una specifica operazione che non è quella di scuotere la tovaglia per eliminare le briciole.
Ritengo quindi che venga usato in forma dialettale per la chiara somiglianza con l'operazione descritta nel dizionario: atto di scuotere la tovaglia (il lino) per togliervi le briciole (separare la stessa da ciò che non serve).
Non si finisce mai d'imparare!