mercoledì 8 giugno 2011

DIMMI COSA MANGI


"Ciò che ottiene questo sistema di produzione intensiva è produrre grandi quantità di alimenti in un piccolo appezzamento di terra ad un prezzo molto ragionevole.
Che qualcuno mi spieghi che cosa c'è di male."

Nel video la prima parte del lungometraggio Food Inc. di Robert Kenner.
Le altre le troverete facilmente su you tube ... ammesso che abbiate ancora voglia di sapere.
Il film è del 2008, è stato candidato all'oscar nel 2010 come miglior documentario.
Svela la realtà delle industrie alimentari americane ma temo che quelle europee non differiscano di molto nei processi produttivi.
Ritengo non sarà difficile per nessuno di noi, al termine della visione, dire cosa c'è di male.
Credo anche che abbia tristemente ragione il mio insegnante di yoga quando afferma che "solo chi conoscerà i segreti per trasformare un seme in frutto e avrà un pezzetto di terra in cui metterli in pratica, sopravviverà tra qualche decennio."
Allo stesso modo non sbaglia mio fratello il quale, dopo aver visitato non so più quale azienda di prodotti a lunga conservazione, da medico mi ha consigliato di evitarne l'uso per i bambini. Lui sostiene che le sostanze chimiche alle quali vengono sottoposti gli alimenti durante il processo produttivo per aumentarne la durata, sono molto probabilmente le responsabili delle innumerevoli e sconosciute allergie alle quali spesso i bambini sono soggetti. 
Sostanze chimiche, delle quali non si conoscono tutti gli effetti, in prodotti che noi compriamo tranquillamente affidandoci ad un'etichetta che riporta la dicitura "senza conservanti, né coloranti".
Ci ho provato, ho comprato la macchina del pane e quel pane lì, buono appunto come il pane, non piace assolutamente ai bambini i quali preferiscono il sapore industriale delle fette di una nota azienda. 
Lo eliminerò a breve, ma se non sarà il pane, saranno i biscotti. E se non saranno i biscotti, che dire del latte che da sempre è considerato alimento principe per una buona crescita salvo a scoprire che è pieno di antibiotici ed ormoni non proprio salutari?
In un mondo che ci nasconde le verità per il profitto, come possiamo essere più consapevoli ed esercitare il diritto ad un'alimentazione davvero sana?
Mi direte: ci sono i produttori biologici.
In tutta onestà, io che ho lavorato nel mondo della certificazione sento di poter affermare che non sempre è tutto oro quello che luccica. Bisognerebbe davvero conoscere i processi e le persone soprattutto, prima di potersi affidare ad un bollino.
Non so rispondere alla mia domanda, aspetto suggerimenti.

22 commenti:

  1. Tu lo sai che sono ansiosa, no? a volte penso che davvero sia meglio non sapere. non è strategia da struzzo, è che quando non hai alternative né vie di fuga, davvero cos'altro puoi fare? informarti? e poi? io cerco di evitare qualcosa, leggendo le etichette, ma per una che ne scanso non voglio nemmeno immaginare cos'altro infilo nella busta della spesa. Neanche il seme e il pezzetto di terra credo potrà salvare, perchè non ci sarà terra "pulita" in cui piantare semi, né acqua "pulita" con cui annaffiarli e così via. Non ho visto il video, per ora...

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  2. Questi sono i problemi di chi ha la pancia piena, direbbe mia zia Zina. Giusto o sbagliato che sia, pensa a come sarebbe la nostra vita se alimentare una famiglia drenasse l'ottantacinque percento delle sue entrate, percentuale che sale al centoventi nei periodi di carestia. Ora questo non autorizza nessuno a imbrogliare o mentire, pero' occorre tenerne conto se si vuol valutare correttamente il problema. Tutto il resto e' chiacchiera.
    PS: non ho visto il filmato

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  3. scusa la latitanza.... gli esami incombono e il tempo è sempre meno anche grazie ad una borsa di studio di collaborazione con il conservatorio che mi tiene occupata più del solito... uff.... e 4 esami da dare dal 1 al 5 luglio.... subito dopo spero di riuscire a vederti per poi partire per il mio laboratorio :) ciao bella. un bacio ai tuoi piccoli eroi

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  4. La frase che hai riportato in testa al post viene pronunciata, un po' provocatoriamente, alla fine del film, quando si sono appena visti tutti quei polli, tutti identici, appesi ad una catena di montaggio credo della Tyson. Una società la cui mission è più corretto definire produttore di cibo che allevatore. In quel contesto la frase ha il suo senso, ma è il concetto di multinazionale impegnata nella produzione di cibo che è quanto meno discutibile, in quanto ha sicuramente prodotto le distorsioni che nella prima parte del filmato sono evidenziate molto bene. In particolare, passando agli ortaggi, a me ha colpito il commento a quei pomodori che vengono raccolti ancora verdi e poi fatti maturare con trattamenti chimici che di certo li rendono un cibo prodotto con efficienza, ma di cui non mi fiderei. Sarà per questo che Obama si è fatto un orto nella Casa Bianca, forse, con la consulenza di un produttore biologico di San Giovanni in Carico (paesino in provincia di Frosinone), tra l'altro. Difficile immaginare delle regole semplici da poter seguire, specie per i bambini poi. Per gli adulti mi sono fatto l'idea che meno si mangia e meglio è, magari diversificando il più possibile. Per i bambini non me la sentirei di dire che meno è meglio, ma si potrebbe provare a preparare in casa il più possibile, partendo da ingredienti semplici, e poi abituarli all'idea del domandarsi sempre cosa si sta mangiando, nei limiti del possibile. Poi c'è da dire che, in media, la vita dell'uomo su questo piccolo pianeta in cui siamo temporaneamente dislocati si sta allungando, e che anche la cosiddetta "giovinezza" si sta allungando, secondo me. Un cinquantenne di oggi te lo vedi che fa jogging dopo il lavoro, mentre suo padre 30 anni fa stava sul divano a sonnecchiare e suo nonno i 50 anni non li aveva neanche visti. Ciao C!

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  5. Il film l'ho in dvd,lo trovo educativo ed inconcludente come certi discorsi da radical chic sullo spreco d'energia fatti a bordo di suv da tre tonnellate,rigorosamente ibridi come i decerebrati che le guidano. Che l'impennata di allergie sia conseguenza della chimica ingerita e respirata è fatto assodato da tempo ma, come su ricordato, è sui fatti che si basa la vita ed è innegabile che quella media sia raddoppiata. Per colpa di chi?

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  6. ELLIY
    Da ansiosa ad ansiosa ... io mi informo il meno possibile. Non ho seguito per niente la vicenda dell'escherichia coli. Ne sono venuta a conoscenza per sentito dire e dopo aver letto un articolo, volutamente non ne ho più letti. E' piuttosto probabile che noi non vedremo le conseguenze più terribili dello sfruttamento malsano che stiamo facendo delle risorse, ma è innegabile a mio parere che lo stiamo mettendo in atto. E se non c'è equilibrio ...

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  7. NHT
    Ma perchè poi non possiamo consumare meno e meglio? Non è necessario mangiare carne tre o quattro volte la settimana, senza contare i salumi e il pesce. E in termini di malattie, quanto costa una cattiva alimentazione non soltanto al singolo ma all'intera comunità? Il video, almeno la prima parte (confesso che le altre non le ho ancora guardate per mancanza di tempo), non parla di imbrogli ma di mancata informazione. Che i pomodori vengano presi verdi dalla pianta e fatti maturare a forza di chimica è un fatto che sappiamo ma non nei dettagli e soprattutto nessuno si preoccupa di valutarne le conseguenze. Credo che dovresti apprezzare ancora di più i pomodori che coltiva tuo marito :)

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  8. LYRIC
    Prima il dovere, poi il piacere! Mi pare logico, anche se devo dire che più vado avanti e più divento epicurea :) Non preoccuparti! In bocca al lupo per i tuoi studi! Vedrai che riusciremo ad incontrarci al mare. Un bacio grande anche a te :)

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  9. SBLOGGED
    Esatto, è proprio questo voler produrre cibo in grandi quantità e non più semplicemente coltivare verdura e frutti o allevare animali che è inquietante. Soprattutto lo è considerando attentamente i metodi. E' vero credo quello che dice Nonhotempo, che spenderemmo molto di più per un cibo meno industriale.Ma penso anche che si potrebbero ridurre i costi con la filiera breve, con la diffusione dei metodi biologici e tutto sommato con un po' di, diciamo così, schizzinosità in meno! Il proprietario dell'azienda agricola che abbiamo visitato in Piemonte, azienda che è anche oasi protetta dal WWF,ci ha ricordato come trovare un bruco in una mela sia indice di pochi trattamenti chimici e quindi di una maggiore genuinità. Noi invece le mele le vogliamo senza bruco, che durino un mese o anche più, tutte perfettamente uguali e senza difetti. Difetti visibili ...
    Io cerco di preparare più possibile in casa. Non uso surgelati escludendo i piselli e, a volte, i bastoncini di pesce. Non compro patatine, coca cola, merendine, caramelle, nutella. Mi sono convertita al nesquik solo da breve tempo per far riprendere a mio figlio il consumo serale di latte. Ma sento di non fare abbastanza. Che poi la vita media si sia decisamente allungata, è un fatto innegabile, ma non credo proprio sia conseguenza esclusiva di una migliore alimentazione. Ciao!

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  10. OUT
    D'altronde anche il tanto osannato Pisapia è stato ripreso qualche giorno fa in una nota sartoria a comprarsi abiti da 1500 euro l'uno mentre sua moglie osservava stringendo al petto la borsa iper griffata :) La coerenza non è considerato valore. Detto ciò, la vita media si è allungata, è un fatto. Ma non credo sia dovuto soltanto all'alimentazione più varia e completa. Molto hanno contribuito il miglioramento delle condizioni igieniche, le medicine e la prevenzione, la diminuzione sostanziale dei lavori cosiddetti usuranti e il miglioramento generale delle condizioni di lavoro, la pratica sportiva. Restano invece le allergie che per i medici sono sempre un grande mistero e l'aumento non trascurabile dei tumori.

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  11. La coerenza è il tasto dolente del mondo d'oggi e i miei assurdi discorsi sull'amore hanno quella come base. Detto questo è sicuramente vero che l'alimentazione non abbia un ruolo determinante nell'allungamento della vita media,ne ho parlato solo perchè molti dei dubbi sui cicli produttivi [fatte salve le frodi,i raggiri et similia] sono legittimi ma portano con sè una revisione di tutto il modus vivendi rischiando la nostalgia per l'epoca delle caverne [è un paradosso] dove sicuramente se si mangiava una rapa si era certi fosse tale ma c'era anche il rischio che un cetriolo potesse ucciderti. Opss...temo d'aver sbagliato qualcosa. Le allergie sono sicuramente segno dei tempi,per i tumori il discorso ambientale ha una notevole valenza ma non è da escludere sia il tipo di vita [abusi in genere] ed anche lo stesso allungamento che permette a molte patologie di estrinsecarsi perchè semplicemente hanno più tempo per farlo [un'altra variabile è la capacità diagnostica,una volta si moriva per cause ignote che oggi hanno un nome,spesso di tipo neoplastico]. Discorso complesso ma avvincente.

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  12. il probelma è che anche bollini ed etichette possono essere "aggirati" e manca un controllo che verifichi il controllore

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  13. ma guarda te che bisogna assolutamente dire che si stava meglio quando si stava peggio. C'era la peste, il colera , la TBC, la polmoinite, ma almeno si mangiava sano.Ma na gran tristezza mi viene che potremmo stare benissimo lo stesso avendo sconfitto ste malattie, senon fosse per la fame di soldi de sti farabutti produttori di storture nell'alimentazione. Penso ai pulcini che correvano dietro a mamma chiocciola nel mio giardino ed era no spettacolo e pensomora che non solo non vedono la mamma chioccia ma manco la luce del sole!Eppure se nell'immensità dello spazio, su un lontano pianeta , trovassero un piccolo puilcino, griderebbero tutti al miracolo. Qui sulla terra invece non gli fanno manco vedere la luice del sole! Concludo dicendo che ognuno si merita ciò che ha!Così come ci meritiamo il berlusca. !! Ciao, pallidissima! tt

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  14. Il problema è che non dovrebbe essere necessario il controllore...

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  15. Ha ragione il tuo maestro di yoga...Avere un pezzetto di terra e imparare i rudimenti per far crescere un orto...
    Ahimè, facile a dirsi, difficile realizzarlo..;(
    CD

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  16. OUT
    Discorso complesso ma avvincente. La storia, ci insegna Vico, è fatta di corsi e ricorsi. Senza arrivare all'età delle caverne, dovremo comunque fare un passo indietro prima o poi. Il sistema produttivo è intrinsecamente sbagliato, al di là delle frodi o del discorso alimentare. E' un sistema che ci imprigiona nella parola comprare, tutto a qualunque costo, fa troppe vittime il signor consumismo. Per le malattie, si è vero, prima si moriva senza sapere di cosa, ma io ho perso una sorella a 36 anni, un collega a 41, un amico di mio marito a 30, conosco tanta gente più o meno giovane malata ...mi sa che nel Medioevo, a conti fatti, la vita media era più lunga :(

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  17. GIARDIGNO
    RIprendo il commento di NHT più sotto ... non dovrebbe essere necessario neanche il controllore. Io ho lavorato nel settore della certificazione di qualità e ambiente. Una volta sono riuscita con la mia ispezione ad eliminare dalla lista aziendale un fornitore (regolarmente qualificato da un ente di certificazione, neanche tra i meno importanti) che, tra le altre cose, teneva sacchi di saccarina alimentare mezzi rotti in un capannone nel quale stazionavano regolarmente colombi. Sai com'è la caramella all'escremento di piccione credo non la vorrebbe nessuno...Allora il problema dov'è? Non è sufficiente l'ente di certificazione, non è sufficiente il Sincert che controlla gli enti di certificazione, è indispensabile l'onestà del singolo.

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  18. CARPE
    Capirai, a me muoiono le piante finte ... comunque sarebbe una gran bella cosa se si avesse tempo e modo.

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  19. TRAMP
    I pulcini nel video vengono malamente trasportati su un nastro e finiscono dritti nelle mani di un uomo che li finisce con una veloce scarica elettrica. E' una pena guardarli. Adesso bisogna portare i bambini nelle fattorie didattiche per fargli capire com'è fatta una mucca. Dopo non so neanche se esisteranno le fattorie ... Ciao Tramp!

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  20. L'affermazione sulla vita media non ti fa onore,i conti non sbagliano e mi spiace ma oggi si vive il doppio d'un tempo,che sia un bene o no dipende da come si spreca il proprio "alito". Libertà di scelta sempre,si può comprare la gallina del vicino di casa invece della bistecca simil industriale come simil industriali sono metà dei famosi prodotti "bio". Stiamo rasentando il negazionismo,vi saluto e vado a mangiarmi il fegato...almeno so da dove provenga *è fallato di sicuro*.

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  21. OUT
    La mia affermazione era ironica ...
    Out, respira! Ogni tanto fa bene!

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