C'era un ragazzo, i riccioli scuri, il giubbotto verde militare e la kefiah al collo.
Il classico giovane studente di sinistra e di belle speranze insomma.
Poi c'era il barista dagli occhi di ghiaccio che inveiva contro quelli in tv.
C'era la tv con i sottotitoli e l'audio escluso "che non ho voglia di sentire le porcate che dicono quelli là, che se ne stanno al caldo e mangiano con i nostri soldi."
C'era la proprietaria del bar, che è di Santo Spirito, frazione di Bari, quindi mi è simpatica.
Diceva: "Io di politica non capisco niente perchè sono ignorante, ma se non fanno mai finire il lavoro cominciato, che a farlo sia la destra o la sinistra, come si fa a giudicare se stanno facendo bene o male? Come in America no? Durano quattro anni, poi al massimo li cacciano via."
"Nella mia pur breve esperienza di elettrice, ventun'anni di voto, non ricordo un governo che abbia ben governato, un governo che non sia stato ribaltato, cittadini soddisfatti e programmi chiari, dettagliati ed efficaci", mi ripetevo mentalmente.
E anche: "Se è per questo non ricordo neanche dei governanti di così basso valore morale. Forse è proprio quello che ci meritiamo, noi italianucci furbetti, razzisti, ipocriti e maschilisti, non siamo migliori di quelli che scegliamo per rappresentarci."
E anche: "Se è per questo non ricordo neanche dei governanti di così basso valore morale. Forse è proprio quello che ci meritiamo, noi italianucci furbetti, razzisti, ipocriti e maschilisti, non siamo migliori di quelli che scegliamo per rappresentarci."
In tv c'erano i maiali pasciuti, gli asini verdi, le iene, le volpi, le leonesse e le tope: uno zoo piuttosto puzzolente.
Tutti seduti sulle loro belle poltroncine, alle quali sembrano tenerci più che ad ogni altra cosa.
Qualcuno parlava, altri approvavano, altri ancora no; ci sarà stato anche quello a scaccolarsi, è certo.
Il ragazzo di sinistra diceva al barista che si vergognava e non sapeva più che rispondere nelle discussioni.
"La sinistra è morta e l'unica cosa che ci resta da fare è votare." Ma lo diceva senza crederci abbastanza, a voce bassa, quasi con timore.
Il barista rispondeva che l'unica cosa da fare è mandare qualche padre di famiglia disperato, di quelli in cassa integrazione che non arrivano a fine mese, con un paio di bombe. E saltassero tutti in aria.
Lo zoo all'aria: pezzi di maiale, asino, iena, volpe, leonessa e topa che volano nell'emiciclo e insudiciano le poltroncine, rendendole inutilizzabili. Per un attimo l'immagine mi è parsa perfino più interessante di quella che il monitor ci trasmetteva.
C'era l'idraulico che stava montando lo scaldabagno, finalmente.
Ed è rimasto sul balcone a due gradi per oltre tre ore.
Mentre quelli dello zoo parlavano, parlavano, parlavano.
C'era una donna nella notte, sulla ciminiera alta 140 metri.
Inutilmente perchè per Eni, come si dice tra gli addetti ai lavori, la chimica non è il core business, è un settore in perdita trainato dagli altri. Ma lei è stata lì, di notte, al freddo, a difendere il suo non invidiabile posto di lavoro.
E loro, gli animali che hanno imparato a parlare, al caldo a riempirci la testa delle loro parole inutili. Che a volte suonano perfette come solidarietà, uguaglianza, giustizia sociale, democrazia.
Perfette ma vuote.
Perfette ma vuote.
Stanno lì a parlare e a mangiare alla faccia nostra, alla faccia dell'idraulico che mi auguro di non incontrare ancora ma ha lavorato al gelo, alla faccia dello studente che tra un paio di anni penserà alla sua laurea incorniciata mentre risponderà alle richieste dei clienti dalla postazione di un call center , alla faccia dell'operaia disperata della Vinyls e alla faccia dei dirigenti della chimica che si sbattono fino all'esaurimento, rischiano la salute e la fedina penale per un'azienda che, in un paese come questo, sarà sempre in perdita.
C'era Michele T. davanti ad un'agenzia di lavoro temporaneo. E mi domandavo che diamine ci fa Michele davanti ad una vetrina di Lodi se lavora da anni alla BNL di Bari?
E infatti non era Michele, ma aveva la stessa espressione di sfiga e depressione.
Quando è andato via mi sono avvicinata a guardare gli annunci.
Così, per passare il tempo.
C'era l'avviso del Ministero per lo Sviluppo Economico, una delle gabbie dorate dello zoo.
Un progetto molto interessante: formazione per giovani disoccupati residenti al sud con lo scopo di inserirli nelle industrie del nord.
Ma andate a ...
Tutti indifferentemente.
no no. si dice per intero. Andate a fare in culo! voi e il vostro precariato. Questo vivere sempre come appesi ad un filo, questa incertezza di un domani che potrebbe non esserci, questo vivere di solo presente. Per oggi ho mangiato, domandi vedremo. Io non mi intendo di politica ma ricordo che quando c'erano meno partiti e meno politici e politicanti si stava meglio. O forse è la solita frase del cavolo. Quel si stava meglio quando si stava peggio...
RispondiEliminaChe schifo. Sono così nauseata. L'unico guizzo l'ho avuto su quell'immagine di pezzi di maiale leonessa iena volpe topa che volano tutto in giro.
RispondiEliminaSCHEGGIE
RispondiEliminaVeramente volevo dire ma andate a caghèr, in piacentino stretto :)
Dirò una cosa molto antidemocratica. Per essere elettori o candidati (non cambia) bisogna avere sufficiente preparazione. Se a votare ci va Colino di Bari vecchia che ha la quinta elementare e non tiene una lira e arriva il signor Berlusca o chi per lui e gli lascia mancia di cento euro per il voto ...beh a chi vuoi che vada quel voto? E non farnetico, parlo perchè 'ste storie succedono veramente. E anche senza essere pagata, la signora Cesira di Novara vota chi gli sta più simpatico, chi si presenta bene e fa promesse che mai manterrà. Il signor Benito di Treviso invece voterà chi si presenta forte e senza peli sulla lingua; purchè gli caccino via quegli sporchi negri buoni a nulla dalla sua stradina e quei meridionali chiassosi, lui è contento. Quelli di sinistra voteranno sinistra, come capita a me, perchè sono gli unici capaci di mettere in frasi più o meno sensate quelle belle parole che fanno tanto bene al cuore ma non risolvono un accidenti di nulla. I nostri politici, tutti per come la vedo io, nel migliore dei casi sono bravi oratori e basta. E invece dovrebbero studiare legge ed economia prima di tutto. Poi storia e filosofia. E poi candidarsi. Idem per gli elettori. Devono avere cultura sufficiente e allora o si cambia il metodo di insegnamento a scuola o mi spiace, Colino, Cesira e Benito, senza offesa, ma faranno sempre danni a questo paese.
ESPE
RispondiEliminaChe poi vengono le feste e si sa che i cenoni devono essere belli grassi.
Carla....io è da ieri che sento sulla pelle un senso di ridicolo....abito e lavoro in centro e ho vissuto la manifestazione di ieri.........
RispondiEliminaeppure sto da sempre all'opposizione,ma lo schifo di ieri me lo ricordero' per un bel pezzo,e non è finita qui temo.......
baci Cinzia
Mah; tanta gente ci sperava, nella sfiducia, certo è che bisogna guardare le cose come stanno e non come noi desideremmo che fossero, pertanto io non ci credevo tanto :)
RispondiEliminaquindi tutti voi qualunquisti non votate al prossimo giro? per essere coerenti.... certo è che la politica (nella fattispecie chi ha le responsabilità delle scelte) è molto molto staccata dalla realta.... voglio proprio vedere invece quanti voti si prendono ancora, questi che governano da quasi dieci anni sani....:)
CINZIA
RispondiEliminaCinzia, io sono sempre stata contraria alla violenza. Non mi convertirò certo ora, nè approverò mai bravate teppistiche. Certo è che non si prospetta un bel futuro perchè non vedo all'orizzonte gente in grado di garantirlo. Dicevamo con un'amica oggi che noi ci auguriamo per i nostri figli soltanto che abbiano voglia di studiare e di costruirsi una vita all'estero, in un qualche paese civile.
MARION
RispondiEliminaIo no, non ci speravo nella sfiducia, davo per scontato che non l'avrebbe ottenuta. E non ci speravo neanche perchè pagare l'ennesima inutile tornata elettorale porterebbe più danni che benefici. Lo dico da un po' che non andò a votare; l'ho già fatto alle comunali in Veneto perchè stavo per andarmene da lì ma lo farò alle politiche perchè il mio voto è perfettamente, completamente, assolutamente, decisamente e indiscutibilmente una croce da analfabeta senza alcun significato e valore. Questi che governano da dieci anni sani e sono passati per tre voti se ne prenderanno ancora tanti di voti perchè all'italiano medio piacciono eccome. Incarnano il loro ideale di uomo vincente. L'italiano medio è bravo a lamentarsi in pubblico e farsi i fatti suoi in privato, possibilmente fregando il prossimo.
Ciao Carla, condivido il tuo realistico raccontino...io credo che il salto di qualità dovremmo farlo tutti quanti. Cmq la cultura, il sapere, è un'arma a doppio taglio...come si dice, la cultura è potere; in considerazione di ciò, dico che magari il più acculturato non è sempre e per forza il più buono! °_° ma credo che come riflessione finale, per l'italiano vada bene la tua considerazione ultima: "L'italiano medio è bravo a lamentarsi in pubblico e farsi i fatti suoi in privato, possibilmente fregando il prossimo." :) Baci!
RispondiEliminaecco forse una piccola obiezione per quel "medio" ci sta tutta...
RispondiEliminaPer Scheggie: prima dell'uscita del fli dal pdl in parlamento c'erano solo quattro partiti... non è questione di partiti, ma di chi la gente vota....scusa Carla , Marion
RispondiEliminaBOB
RispondiEliminaCultura non fa rima con saggezza, nè con bontà, neanche con intelligenza se è per questo. Quello che voglio dire è che io mi aspetterei da un candidato un discorso serio ed articolato di natura giuridico economica. E quindi vorrei essere in grado di comprenderlo. Le barzellette e le poesie invece le capiscono tutti e si vota chi è più bravo a raccontarle. Nel senso che "in media" non siamo proprio così? E allora com'è che abbiamo gli stessi problemi da sempre? Ciao Bob :)
Si ma il discorso di natura giuridico economica e per giunta serio tu lo potrai sempre capire come le poesie e le pinzillacchere...il discorso nn cambia se c'è la malafede. Quello che voglio dire io e che il candidato si candidi per i candìti, perché io solo per quello lo leggittimo; la mia idea è quella di non farsi strumentalizzare dal potere di altri. Se col voto si promuove la classe più infame del paese, ebbene io la voglio abolire. Volevo aggiungere che la prerogativa di predicare bene e razzolare male, appartiene a tutti i ceti e a tutte le classi, evidenziando il tratto più democratico della nostra Italia. Buondì Signora Carla ;)
RispondiEliminaCome non concordare? In modo particolare la risposta che hai dato a Scheggie delle ore 11:13... Ormai il solo scopo della politica è tenere ben salda la poltrona... oppure fare di tutto per conquistarla... Ciao Carla! (kappa_a)
RispondiEliminasconforto, rabbia, nausea
RispondiEliminaUn abbraccio, Carla, non riesco a commentare serenamente, ma conforta sapere che non è solo un'impressione personale isolata il puzzo che arriva
Non pezzi di maiale, asino, iena, volpe, leonessa e topa che volano nell'emiciclo. No. Poiché nessuna delle creature che hai citato si comporta come la gentaglia a cui ti riferisci. Pezzi di gentaglia, quindi. Pezzi di luridume morale, d'immondizia con parvenza d'uomini e donne. Pezzi di soggetti che portano in giro, a volte con sussiego, più spesso con arroganza, le loro facce di bronzo. Facce sulle quali si legge la non volontà, divenuta ormai incapacità di fermarsi un attimo a pensare. Dio mi perdoni, ma anche io sono rimasto affascinato dall'immagine.
RispondiEliminaMimmo
Purtroppo non c'è molto da aggiungere ai vostri commenti ...
RispondiEliminaForse il problema non è tanto la cultura di chi sta là, a prendersi i nostri voti, quanto la cultura di chi sta qui, dentro la cabina elettorale e che, se non ha cultura, si lascia facilmente incantare (stavo per usare una parola diversa ma, sai com'è, insegno ai miei figli a non dire volgarità, perciò tocca trattenersi...) da chi sa fare bei discorsi pieni di balle e paroloni.
RispondiEliminaLo inventiamo un bell'esame per la tessera elettorale, come l'esame per la patente?
Ciao Carla, ci vediamo fra poco!
Flo