lunedì 21 novembre 2011

UN SITO INTERESSANTE

Un sito interessante, scoperto grazie a mio marito ed al suo teacher di inglese.
Capitato a fagiolo in un momento di grande ansia per la scuola.
Condivido ogni parola

Perchè se mio figlio diventasse un bravo falegname, io sarei contenta come se si laureasse in medicina o ingegneria.
A patto che lo sia anche lui.

Perchè la scuola è imparare ad essere oltre che imparare a leggere, scrivere e contare.

Perchè siamo tutti diversi ma tutti uguali e tutti con lo stesso diritto di accoglienza e comprensione quando i nostri problemi non dipendono da noi.

Perchè parliamo di bambini e di un futuro che potrà essere nero o roseo anche in base a ciò che riusciamo a trasmettere loro, come scuola, come compagni di classe, come famiglie. E perchè loro hanno delle capacità che noi adulti abbiamo dimenticato.

Perchè non voglio che i miei figli diventino corpi che portano a spasso una testa e concentrino tutta la loro attenzione sull'intelligenza sul sapere e il risultato personale e sul "presunto" posto di prestigio che occuperanno nella società. Ho conosciuto molte teste di questo tipo, quasi tutte presuntuose. Preferisco che siano soddisfatti di se stessi e umili, sempre.

Perchè la creatività è ciò che di divino possiamo ritrovare in noi, anche se non crediamo in nessun Dio.

Oggi mi sento contenta delle scelte che ho fatto e faccio ogni giorno con fatica per i miei figli.

26 commenti:

  1. ho meditato prima di commentare...
    dal mio punto di vista, metto comunque la famiglia al primo posto per quanto riguarda tanto i meriti quanto le responsabilità di ciò che viene trasmesso ad un bambino, il quale - comunque - una volta adulto provvederà ad aggiungervi tanto di suo.
    che i nostri figli possano fare nella vita ciò che desiderano veramente è una speranza di tutti noi genitori...
    che nella vita ci sia altro al di là di risultati personali ed intelligenza è vero... ma intelligenza non vuol dire solo razionalità, vuol dire anche sensibilità e capacità di cogliere sfumature e situazioni diverse, così come i risultati personali non sono solo i successi scolastici o lavorativi...
    se questo è vero, così come io penso - a mio personalissimo avviso- che sia, non mi pare così male che si dia importanza ad intelligenza e risultati personali.

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  2. tu sei una grande mamma April e non certo perchè lo dico io ma perchè basta guardare le tue figlie ...
    Forse ho sbagliato ad usare il termine intelligenza, anzi lo correggerò con sapere. Come tu dici l'intelligenza ha tante forme, non ultima quella emotiva. La frase si riferiva al video linkato nel quale vengono descritti ironicamente i professori universitari (o almeno il modello tipico di professore e comunque di persona che sa di sapere molto). Non ho dubbi che il risultato personale sia importante, ma si può eccellere nella vita per tanti motivi, non soltanto perchè si studia molto o si è i migliori a scuola. E penso che tutti vogliamo solo che i nostri figli siano un giorno sereni e soddisfatti di se stessi.

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  3. non sono una grande mamma, sono una mamma... i nostri figli sono tutti bambini molto fortunati perchè hanno alle spalle famiglie sane e presenti.

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  4. io credo di non fare mai abbastanza ...

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  5. credo anche io che nella vita si possa eccellere in tanto altro che non sia solo lo studio, ognuno dei nostri figli dovrebbe essere contento di quello che è e che riesce a fare e soprattutto non devono sentirsi amati perchè ottengono ottimi risultati......sai che ansia altrimenti!!:)

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  6. MPT
    Già :) ad esempio io ho molto patito da piccola la competizione con mio fratello

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  7. credo che questo dia il nocciolo della faccenda: "... i nostri figli sono tutti bambini molto fortunati perchè hanno alle spalle famiglie sane e presenti."

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  8. Ho ascoltato quasi tutto l'intervento riportato sul sito da te linkato, non sono riuscita a completarlo per questioni di tempo.
    Vorrei dire solo una cosa: la scuola non può e non deve fornire ai bambini un'educazione completa, non è il suo scopo. Deve fornire ai bambini delle basi, si spera solide, che consentano a tutti di costruirvi il futuro che ognuno sogna per sè. Non annichilisce la creatività, semplicemente inquadra organicamente le basi del sapere; per far questo non può permettersi di seguire ogni bambino come se fosse l'unico in aula.
    Non è la scuola che mortifica la creatività dei nostri figli, siamo semmai noi, quando diamo un'importanza eccessiva ai risultati scolastici. Se un genitore si rende conto che suo figlio vuole fare il violinista e lo iscrive al conservatorio ma intanto pretende la media del 9 al liceo scientifico, ecco: è così che brucia la sua creatività e non lo rispetta.
    La scuola fa un passo, tutto il resto, ed è tantissimo, spetta ai genitori che possono e devono, loro si, aiutare i loro figli (tutti i loro figli, presi singolarmente, ciascuno con le proprie inclinazioni) a trovare la loro strada seguendo talenti o semplici desideri.
    Quando sostengo che il tempo pieno è sbagliato perchè priva i genitori e i figli del tempo necessario a completare l'educazione secondo le aspirazioni di ciascuno, intendo proprio questo.
    Per mia figlia, completare la sua educazione significa seguire un corso di danza, per mio figlio significa basket, per il tuo significa clarinetto.
    La scuola fa la sua parte, noi la nostra.

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  9. tutto vero. E' l'ambiente che in buona parte influisce sulla mente dei ragazzi. La maggior parte è già scritta nel loro corredo biologico. Non si spiegherebbero tanti fenomeni e tanti santi , che sono nati in ambienti i più precari e i più maleodoranti sia come natura sia nella morale. Nè si spiegherebbero per l'altro verso, famiglie eccellenti che hanno prodotto criminali e farabutti. Il codice genetico è importantissimo, fondamentale, poi sarà il calore della famiglia e dei genitori a mantenerlo nella giusta direzione. L'umiltà è la più grande fra le virtù e non la si può insegnare completamente, ma solo indicare per quanto si può. E poi sperare di vederne i frutti. Ma un pò di ambizione non guasta. Grazie. tt

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  10. LYRIC
    non c'è dubbio che la famiglia sia molto importante, ma non è detto che sia sufficiente per assicurare un roseo futuro ai figli ...

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  11. NHT
    A me del video aveva colpito soprattutto il concetto che non possiamo più permetterci una scuola basata su una determinata gerarchia di materie. Perchè non sappiamo proprio cosa succederà negli anni a venire. Gli artisti sono da sempre considerati o "roba di elite" o poveracci. Gli artigiani invece solo poveracci e ignoranti. Come era scritto anche sul libro della Mastrocola che ti avevo prestato, perchè non rivalutare le scuole professionali? Perchè dobbiamo essere tutti laureati e letterati? Quanta gente insoddisfatta in meno e quanti lavoratori in più avremmo con una scuola che non dia importanza solo all'italiano e alla matematica? Per carità l'italiano e la matematica devono restare la base come dici tu, ma c'è tanto altro che può risultare più consono e anche più utile per il futuro dei nostri figli (e io credo anche per una visione migliore del mondo). Se mia madre non mi avesse detto circa trenta anni fa: "Esistono due scuole, il liceo classico e il liceo scientifico. Scegli quale preferisci." quanto sarei più soddisfatta di me stessa io oggi? Perchè in generale i licei classico e scientifico funzionano meglio delle altre scuole e un genitore, pensando di fare il bene del figlio, si sente praticamente costretto a consigliarli questa scelta? Io lo trovo riduttivo. Certo noi possiamo fare altro per i nostri figli. Noi possiamo. Non tutti possono Flo ...
    Queste considerazioni non sono per me una novità, dettata dai fatti recenti che riguardano mio figlio. Sono cose che penso da sempre e che sto ritrovando sempre più spesso nelle cose che mi capita di guardare o di leggere.

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  12. TRAMP
    Si come ho detto prima la famiglia è condizione necessaria ma non sufficiente purtroppo. Possiamo solo impegnarci ogni giorno a cercare di fare ciò che riteniamo più giusto per il bene dei nostri figli. Un po' di ambizione non guasta certo Tramp! Ma io sogno un mondo in cui che io faccia la donna delle pulizie o l'amministratore delegato sia considerata come persona allo stesso modo. (non sto parlando di stipendi, sto parlando di rispetto)

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  13. Come dici tu stessa: non e' la scuola che sbaglia, sono i genitori

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  14. NHT
    Si però io ho anche detto che i genitori si trovano costretti a scegliere tra due scuole perchè le altre non sono adeguate. Un cuoco deve saper parlare in italiano, ancora meglio in inglese, deve conoscere le basi della matematica e deve eccellere in cucina. Non esiste un istituto alberghiero che ti dia questo. Quando mi sono sposata, ricordo che chi mi stava organizzando il catering (uno dei principali ristoranti di Bari) si era lamentato moltissimo perchè non riusciva a trovare camerieri adeguati provenienti dalla scuola alberghiera ...

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  15. Non è sempre vero che le altre scuole non sono adeguate, è che spesso i genitori conoscono solo classico o scientifico.
    Ci sono ottime scuole, se solo ci si prendesse la briga di cercare.
    Inoltre, se la scuola dell'obbligo si concentrasse sull'italiano la matematica e l'inglese, l'istituto alberghiero potrebbe concentrarsi sulla cucina e l'etichetta del servizio a tavola.
    Si torna all'origine del discorso: la scuola dell'obbligo deve fornire solide basi (il laboratorio di lavoretti manuali e la ginnastica artistica a mio avviso non sono da annoverare fra le solide basi!), tutto il resto deve essere demandato alla sensibilità (e alla cultura) della famiglia.
    Mi dirai che non tutte le famiglie hanno la preparazione per farlo: è vero, sono d'accordo con te. A maggior ragione sarebbe opportuno sfrondare la scuola da tutto ciò che non è necessario per lasciare tempo e risorse alle conoscenze fondamentali che, mi spiace per il tuo professore, non sono l'ikebana o la pittura keniota ma l'italiano, l'inglese (o il cinese, come ho avuto modo di scrivere altrove) e la matematica.

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  16. Certo esistono. Mi pare che recentemente qualcuno mi ha detto che c'è un'ottima scuola alberghiera a Piacenza. E secondo te che si fa? Si parte dalla Puglia, o dalla Sicilia o dal Veneto per andare tutti all'ottima scuola alberghiera di Piacenza? Di ottimo nella scuola pubblica in generale c'è sempre meno ...
    La scuola dell'obbligo deve dare solide basi per formare una persona completa. Mi spiace ma io penso che non siamo solo mente ma anche mani e corpo e che le arti e la ginnastica siano altrettanto formative. Soprattutto per i bambini piccoli. Ovvio che non apprezzo che si passi l'intera giornata ad imparare un canto in tedesco ... ma so che è per un periodo molto breve.

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  17. Dimenticavo ... io credo che anche i cuochi dovrebbero avere un'infarinatura di filosofia, di letteratura e di fisica. Non basta la scuola dell'obbligo. Bisogna andare oltre se si vuole far evolvere le persone ed il paese. Nessuno può negare che queste materie siano importanti per, diciamo così, allenare il pensiero di una persona. E bisogna dare la giusta importanza a tutte le cose, pensiero e azione.

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  18. E' proprio questo il problema: pensare che anche i cuochi "debbano" studiare filosofia.
    I cuochi non "devono" studiare filosofia, devono "poterla" studiare se "vogliono", ma non all'istituto alberghiero.
    Perchè vedi, le ore che si passano a scuola sono necessariamente in numero limitato e non si può fare tutto. Se infilo un'ora di filosofia alla settimana e poi un'ora di letteratura e poi un'ora di fisica, ecco che devo togliere 3 ore di... esercitazioni pratiche in cucina? Stage in sala? Cosa?
    La scuola non può fare tutto, fa già tanto. Potrebbe fare di più, vero, ma occorre intendersi su cosa significhi fare di più.
    Un cuoco che esce dalla scuola alberghiera deve saper cucinare bene, deve essere in grado di gestire una cucina e saper fare la spesa, non "deve" saper discettare di filosofia. Buon per lui se lo sa fare, ma non per questo diventa un cuoco migliore.

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  19. Un cuoco migliore forse no, una persona migliore decisamente si. Tutta la società funzionerebbe meglio con persone migliori. Siamo troppo abituati a ragionare sullo schema attuale della scuola. Ci vorrebbe invece uno stravolgimento di tempi e modi.

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  20. Obbligare un cuoco a studiare filosofia quando magari non gli importa un fico di Socrate e compagni, nella presunzione che la filosofia sia un sapere più "umanamente formativo" rispetto al corretto abbinamento salsa-pietanza non mi sembra uno stravolgimento necessariamente positivo, anzi mi pare piuttosto il frutto di una classificazione dei saperi nel solco tracciato dalla riforma Gentile.

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  21. Sta divemtando una disputa a due più che una conversazione da blog. Lasciamo perdere: è da tempo che sappiamo che le nostre idee sulla scuola divergono.

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  22. non c'è nulla di male secondo me a discutere e nemmeno ad avere idee divergenti
    in ogni caso la prossima volta parleremo di shopping :)
    PS: la presunzione sulla filosofia non è mia, esiste dal tempo dei greci :)

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  23. mi sento inadeguata... torno al mio shopping: di quello che volete... basta che sia shopping!

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  24. NHT
    a quello provvede già April :))

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  25. APRIL
    inadeguata? e perchè? vada comunque per lo shopping, è più rilassante :)

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