giovedì 22 settembre 2011

... ANCORA

Io non ci rimango più male.
Tre o quattro anni fa mi sarei sentita arrabbiata, triste, sconfortata e anche in colpa senza un motivo.
Ora la cosa mi meraviglia e basta.
Quale cosa?
Quando stai pagando un paio di scarpe e ti chiedono di dove sei.
E fin qui, normale curiosità.
Accertato che la tua origine è meridionale, cominciano con le solite solfe: che ci veniamo a fare, non potremmo stare a casa nostra, complichiamo la vita agli altri, si capisce se sei giovane e single ma con una famiglia dai più fastidio, ecc. ecc.
Non mi è chiaro in effetti. Complico la vita al negoziante perché sono una nuova cliente?
Non si preoccupi signor Glitter, io non ci rimango più male ma non credo rimetterò ancora piede nel suo negozio.

18 commenti:

  1. davvero succedono di queste cose? sai che non pensavo proprio che arrivassero a dire che complicaste la loro vita......e di grazia per quale motivo???

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  2. Secondo me si riferiva ad altro...

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  3. MPT
    A Lodi non mi è mai capitato in realtà. Questa sarebbe la prima volta. Ma in Veneto certi atteggiamenti erano all'ordine del giorno. Una volta ho chiamato un medico, non c'era e ho lasciato un messaggio sulla segreteria. Sono stata richiamata e all'inizio ascoltata gentilmente. Mentre descrivevo i sintomi a un certo punto sono stata interrotta con la domanda:"Ma lei da quanti anni abita qui? Da dove viene?". Dopo la mia risposta il medico, con tono molto meno gentile, mi ha detto: "Io sto guardando sulla mia agenda ma proprio non trovo un posto per lei, neanche tra un mese. Le consiglio di rivolgersi al consultorio a Mestre." Neanche di rivolgersi ad un altro medico ...
    Va precisato che restano comunque sempre una minoranza gli imbecilli.

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  4. NHT
    Io non credo, ma tutto può essere. E' la prima volta che succede in due anni. Un cretino su quarantamila persone può anche esserci.

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  5. Lo sai, ti ho già scritto in proposito: secondo me intendeva dire che in Puglia si vive meglio... e come dargli torto!
    Comunque io non c'ero, pertanto posso solo immaginare.
    Resta il fatto che mai ho avuto la sensazione che fra i miei concittadini esista (o meglio: che esista ancora. E' esistito senz'altro) questa forma di fastidio (quando non di vero e proprio razzismo) nei confronti dei meridionali.
    Esiste, questo è vero, una specie di diffidenza generalizzata nei confronti di chi viene da fuori (a prescindere dalla provenienza geografica) e non può vantare neppure una lontana parentela con un qualsiasi lodigiano DOC, e di questo sei stata ampiamente informata da tu-sai-chi!!!

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  6. voi-sapete-chi non può che confermare...
    non è un problema di nord/sud/est/ovest, è un problema di oltretangenziale.
    non so se sia più o meno grave o più o meno triste, è grave e triste e basta.

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  7. Attenzione: io, figlia di lodigiani nata a Lodi ma (purtroppo, pensano 'loro'...) residente a Milano per qualche anno, sono stata "quella di via" per tutte le medie

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  8. NHT
    Ha detto esplicitamente che complichiamo la vita ai già residenti. Comunque non è importante, magari si riferiva a qualcun altro e ho inteso male io visto che sono particolarmente sensibile all'argomento avendo vissuto sulla mia pelle (in altri luoghi) episodi pesanti di intolleranza. Le scarpe restano belle :)

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  9. APRIL
    Anche da noi esistono certe forme di intolleranza. Ad esempio baresi e leccesi se potessero si sparerebbero come pisani e livornesi ma sono forme di razzismo che derivano da uno strano concetto del tifo calcistico o da antiche ruggini. In ogni caso, ogni forma di fastidio verso il prossimo è triste e grave.

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  10. NHT
    Insomma i lodigiani sono un po' fastidiosi :) qualcuno direbbe con la puzza al naso e borghesucci arricchiti (l'ho sentita, non è un mio giudizio). Ma resta il fatto che a me piace moltissimo vivere a Lodi!

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  11. incredibile! uno va in un negozio e spende, e si deve pure giustificare?!

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  12. Mi hai fatto ricordare come durante un viaggio all'estero mi sono imbattuta in una comitiva di milanesi doc. Siamo rimasti fermi a riposare nello stesso posto per una ventina di minuti e per tutto il tempo ho avuto come una remora a parlare perchè temevo di rivelare la mia "meridionalità"! Credo sia lp stesso disagio che provavano gli ebrei quando sapevano di essere discriminati e non sapevano se le persone con cui avevano a che fare erano razzisti o meno...E' stata una strana sensazione. Spiacevole e spiazzante....

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  13. Carpe, sono Carpe...Uff...;)

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  14. C'è gente cui "complica la vita" il colore rosso o il viola, altra cui "complica la vita" la luce del sole, altra cui "complica la vita" ricevere ordini, pagare le tasse, il figlio del vicino di casa che chiama il cane, la vista del bucato steso ad asciugare nel cortile dello stesso vicino, chi gli sta di fronte e lo guarda negli occhi, chi è davanti in coda alla cassa del supermercato. Poi "complicare la vita" significa indurre una difficoltà che intacca il livello qualitativo della vita. La malattia è nel suo proprio sintomo. Ci vorrebbe l'elettrochoc, prova a prenotarglielo al consultorio di Mestre.

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  15. CARPE
    Capisco bene. Ma io, pur avendo acquisito un certo controllo sulla cadenza barese per questione di autodifesa (dov'ero prima mi sentivo sempre sotto tiro), sono molto contenta quando qualcuno mi dice che quando non mi controllo abbastanza viene fuori la mia vera natura :) E quando sono a casa mi diverto anche ad esaltare il mio modo di parlare :) Bacione!
    PS: ti riconoscerei tra milioni :)

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  16. MARIANETTI
    E' che di solito queste persone non hanno problemi seri... se ne avessero capirebbero cosa vuol dire vivere una vita complicata. Peggio per loro, si perdono la ricchezza della varietà!

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  17. ma veramente è successo questo?? Io , dico io, in quel negozio ci ritornerei con un registratore o una macchina fotografica che fa le riprese. Lo registrerei e poi pubblicherei il tutto su un blog, o su un giornale, anche pagando. Io lo farei. Tu sei troppo buona a dire che a sto mondo sono pochi gli imbecilli! Pensi proprio male!! E' incredibile sto fatto. Un abbraccio. tt

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