venerdì 29 aprile 2011

DOMANDA


Io oggi ho una sola domanda.
No, non voglio conoscere il nome dello stilista che ha realizzato l'abito di Kate.
Vorrei soltanto sapere perché la gente è maleducata?
Mi sono stancata di raccogliere bucce d'arancia e briciole di pane con le quali la "signora" del piano di sopra riempie il mio balcone quando scotola la sua tovaglia a fine pasto.
Grrr!

mercoledì 27 aprile 2011

E' ANDATA


E anche quest'anno le feste pasquali sono finite.
Quasi, perchè la Pasqua è arrivata alta, a ridosso di maggio.
E maggio è il mese delle rose, come ci dicevano le suore della scuola elementare e attestavano le rampicanti fatte piantare nel deposito locomotive da mio padre.
Soprattutto però, maggio è il mese in cui sono nati mio figlio, mio fratello e mio padre.
I piccoli saranno in vacanza fino a lunedì due e attendono con ansia l'arrivo dei nonni, previsto per domani.
Non sono riuscita a fare nulla di quello che mi piaceva fare nella settimana Santa.
Meditare soprattutto.
A. ha avuto febbre da vaccino per due giorni, mio marito è rientrato dalle lande finlandesi ben raffreddato, con tosse e febbre anche lui.
Mia mamma invece, mi ha raccontato di essere tornata a Taranto dopo anni per assistere alla processione dei misteri.
L'hanno accompagnata mio fratello e la mia "nuova cognata";le virgolette nascono dalla considerazione che sono ancora piuttosto restia ad accettare che sia proprio così, ci vuole tempo per elaborare i lutti secondo me.
C'è andato perfino mio padre alla processione, forse erano vent'anni che mancava.
Ha camminato tanto, al suo passo lento lento, si è infreddolito a puntino, ha stazionato in un bar a bere latte caldo e riposarsi. Ma mi dicono che è stato felice. 
A ottantanove anni credo che una statua conosciuta dall'infanzia, un figlio sempre impegnato che ti accompagna e un bicchiere di latte caldo, siano ottimi motivi per sentirsi felici.
Lunedì abbiamo trascorso la giornata con Flo, la sua famiglia e altri amici.
I bambini hanno giocato tutto il giorno all'aria aperta e sono stati sereni a tal punto che, alla domanda finale "Ti sei divertito?", F. ha avuto il coraggio di rispondere "No, non molto.", intendendo con questa affermazione che avrebbe voluto che la giornata non finisse più.
E' stato davvero bello, rilassante, stimolante per la mente con tutti quei discorsi sull'educazione e la politica. Per le donne almeno.
Gli uomini, tranne un unico eroe, si sono annoiati a tal punto da preferire la partita di tennis alle nostre chiacchiere; ma si sa, lo sport è sempre argomento privilegiato.
E poi, una bella sudata, ha portato via definitivamente la febbre finlandese e ora si ricomincia.

mercoledì 20 aprile 2011

VI PRESENTO ...


... due amiche.
Sono molto care e sempre disponibili.
Ci incontriamo tutti i giorni quando accompagniamo i bambini a scuola.
Prendiamo il caffè insieme, spesso pranziamo insieme.
Ogni tanto ci avventuriamo in qualche posto strano (leggasi IKEA o CARGO) dove allunghiamo la pausa pranzo.
Siamo tre persone completamente diverse ma ben assortite in un difficile equilibrio a tre.
Le ho praticamente trascinate in questo strano mondo blog.
Per questo mi sento in dovere di segnalarvi i loro diari on line:
LA DONNA CHE NON HA MAI TEMPO, per gli amici FLO
Sono convinta che li troverete interessanti almeno quanto io trovo interessanti loro.
Benvenute ragazze e buon divertimento!

lunedì 18 aprile 2011

SCARCELLE


Siamo stati invitati a trascorrere il lunedì dell'angelo con un'amica e la sua famiglia.
Lei mi ha detto: "Se proprio ti senti in obbligo, porta il dolce. Ci saranno dei dolci pugliesi tipici di Pasqua vero? Però mi raccomando, non ti stancare ..."
Ligia al dovere più di una milanese purosangue, non mi sono fatta pregare.
Ho chiamato la mamma e ho detto fai tu, che sai che a me piace tanto cucinare ma non amo particolarmente fare dolci.
La mamma, progenitrice di tale siffatta figlia esagerata di natura (per non parlare del nipote maschio), ha subito provveduto.
In un pacco alto circa un metro, che al vederlo mi sono preoccupata per quel pover'uomo del corriere e per la sua ernia, sono arrivati i dolci pugliesi.
Otto mega scarcelle di cui due miseramente rotte, nonostante l'imballaggio resistente anche all'esplosione di una bomba atomica. Facevo meno fatica a fare i dolci che a scartarli ...
Due confezioni di taralli all'uovo glassati. Quelli che lei ha inserito pure in una ninna nanna che cantava a Federico da piccolo "e poi viene lo zio Giuseppe che porta i taralli con lo s'clepp".
Una colomba di pasticceria. E che pasticceria!
Uno scatolino di plastica contenente, come preziose reliquie, otto pecorelle di marzapane fatte a mano dalla mamma.
Di lei, tutto si può dire, meno che sia un'artista. Le sue pecore hanno, da quando le ricordo, un brutto muso e la lana arruffata, ma un sapore di mandorla e zucchero che fa festa al solo pensarci.
Ora ... noi non saremo otto persone, bensì otto adulti e otto, forse nove, bambini.
Da brava meridionale sono giunta alla conclusione che i dolci saranno insufficienti. Provvederò a dare il mio contributo con una pastiera di grano e ricotta. Sperando che venga buona come quella dello scorso anno!


Scarcelle

Pasque, Pasque, viine cherrenne. Le peceninne vonne chiangenne. Vonne chiangenne che ttutte u core: "Scarcedde che ll’ove, scarcedde che ll’ove!”

Questa è la ricetta di mia mamma. In rete c'è altro.
Lei abbonda sempre con gli ingredienti e con la fantasia temo. 
Però vi assicuro che il risultato è buonissimo.
Si conservano per giorni interi e si gustano inzuppandole nel latte durante la colazione di Pasqua o come fine pasto.

500 g di farina
3 uova per l'impasto + 4 per la decorazione
200 g di zucchero
125 g di burro
il succo di due limoni
la buccia grattugiata di un limone
1 bustina di lievito per dolci
granella di zucchero colorata

Fate voi. 
Io avrei messo la farina e lo zucchero a fontana, aggiunto al centro le uova, versato il burro fuso ... ecc. ecc.

Lei mi ha detto che ha sbattuto le uova con lo zucchero, ha aggiunto il burro, il succo di limone, la buccia grattugiata. Per ultimo la farina e il lievito e ha impastato fino ad amalgamare bene il tutto.
Con la pasta ottenuta ha realizzato dei biscottoni abbastanza spessi, a forma di pesce, di campana, di colomba.
Li ha cosparsi di granella colorata.
Ha inserito al centro un uovo sodo, fermandolo con due strisce di pasta incrociate.
Ha cotto in forno caldo a 180 °C fino a quando la scarcella non è risultata ben dorata.

Meno male che non ha fatto quella a forma di pecora, altrimenti, come succedeva sempre quand'ero piccola, mio papà avrebbe detto: "Non ti mangiare il sederino, che puzza un po'."
E io ci avrei creduto!

giovedì 14 aprile 2011

CENTO BUONI MOTIVI PER ODIARMI O AMARMI

Che poi non sono neanche più su Libero e mi metto a fare i giochi di Libero ...
E' che non ho voglia di pensare, e avere la traccia preparata mi rende le cose molto più semplici.
Copiato da Marion.
Se avete pazienza, andate avanti. Altrimenti amici come prima!

1) Mi piace molto disegnare ma è da tanto tempo che non ci provo. Quando ero al liceo e durante il biennio dell'università, passavo ore a copiare disegni di insetti e volti di pellerossa. 
2) Sono mamma (ma va!).
3) Non ho animali in casa e non intendo averne mai! I bambini crescono e prima o poi diventano indipendenti, gli animali no. Gli animali in ogni caso mi piacciono molto, a casa degli altri!
4) La mia casa fuori è ricoperta con del marmo.
5) Parlo velocemente, a volte a voce troppo bassa, altre volte a voce troppo alta. Mi mangio le parole, ho la esse leggermente sibilante ed una spiccata cadenza barese. Parlo molto ma so anche tacere quando è il caso.
6) Non mi piace la nutella e in generale non amo il cioccolato. Quelle rare volte che la compro però, ne assaggio sempre un cucchiaino.
7) Avevo imparato a fare la catenella con l'uncinetto. Probabilmente mi tornerà utile quando passerò alla realizzazione di gioielli con la tecnica del crochet.
8) Il fango mi piacerebbe solo se avessi un tornio e potessi realizzare vasi. Tipo Ghost :)
9) Mi piace molto nuotare, ma sono troppo freddolosa e anche ad agosto in acqua ci resto pochissimo.
10) Sono permalosa solo con alcune persone. In generale non mi offendo facilmente.
11) Seguo un corso di yoga integrato e forse il mese prossimo ne comincerò uno di ikebana. Ho seguito un corso di interior design. Una caterva di corsi tecnici su qualità e sicurezza delle macchine. Un corso di restauro. Vorrei fare dei corsi per migliorare le tecniche di realizzazione gioielli.
12) Secondo Marion (e secondo mio marito) non sono normale: amo il caldo, anche se afoso. Mi piace tantissimo il vento caldo africano che spira dalle mie parti e si chiama favonio.
13) La vista dal mio ufficio ... ho la fortuna di non dover lavorare in un ufficio! Quando ero a Bari, il mio primo ufficio affacciava sul cortile di ingresso, il secondo nel capannone di montaggio. In Veneto ho lavorato per un periodo su un tavolo per riunioni con altri tre colleghi, in attesa che terminasse la ristrutturazione della nuova ala uffici.
14) Sono creativa, mi piace guardare gli oggetti e immaginarne un uso diverso. Per i gioielli inizialmente seguivo degli schemi, ora spesso faccio da me. Sono molto creativa anche in cucina, adoro pasticciare con gli ingredienti.
15) Ho portato per anni all'università soltanto scarpe con tacco alto. Poi dopo le gravidanze non sono più riuscita, mi fanno male i calli! Per la bella stagione però ho acquistato un paio di sandali con zeppa e plateau altissimi, arrivo quasi a poter baciare comodamente mio marito :)
16) Mangio tutto, in particolare verdure e formaggi. Mi piace provare ogni cibo che non conosco, le cucine etniche, le ricette trovate in rete. Se fossi single, eviterei di comprare carne.
17) In auto sono molto tranquilla. Non amo guidare e non so parcheggiare. Uso l'auto soltanto sotto tortura!
18) Non sopporto i reality show e in generale non amo la tv. Sono molto annoiata dalla gente, come mia madre, che mi parla incessantemente di cosa ha visto in tv.
19) Non conosco Verona ma un'opera all'Arena o in qualunque altro teatro italiano andrei volentieri a vederla. Da ragazza andavo a teatro con mia madre a vedere balletti e operette e mi piaceva molto. 
20) Non sono mai stata a Parigi, ma sarà la nostra prossima meta, dopo Madrid (speriamo di andarci davvero). Promesso Federico!
21) Mi piace dormire nelle lenzuola di cotone appena lavate o al fresco su di una sdraio d'estate. Diciamolo: mi piace dormire!
22) La prima cosa che guardo di un uomo ... il viso credo, e poi basta perchè quello che conta è come parla, soprattutto come si comporta.
23) Mi piace il rosso ma lo indosso di rado. Mi piace moltissimo l'arancio ma non per gli abiti. D'inverno uso molto il nero, d'estate il bianco, il viola e l'azzurro. Non mi piacciono il verde ed il beige menopausa.
24) Faccio sempre colazione con latte bianco, tiepido d'inverno e freddo d'estate, frollini ma preferibilmente cereali. Non può mancare una bottiglietta di yogurt da bere. Se mi preparassero un toast al formaggio, una spremuta d'arancia, delle fette di pane con la marmellata, una macedonia di frutta, mangerei anche quelli ... di mattina sono affamata ma troppo pigra per cucinare!
25) Non amo spolverare, lavare i pavimenti e le finestre. Il resto delle pulizie non mi infastidisce più di tanto, soprattutto stirare mi rilassa.
26) Sono metereopatica. Aspetto con ansia l'estate!
27) Il nome maschile che preferisco è Andrea. Ma mi piace molto anche quello che abbiamo scelto per mio figlio, fa molto uomo forte.
28) Non so cosa sia uno spolert! Nemmeno sapevo che ci si potessero scaldare i piedi! I miei piedi non si scaldano neanche se ho la febbre a quaranta, così come le mani.
29) In casa d'inverno cammino con ciabattine elastiche, appena più consistenti di un calzino antiscivolo; d'estate in infradito e preferibilmente a piedi nudi.
30) Non uso creme nè burrocacao,  il rossetto mi piace molto, soprattutto nei toni del bronzo e del mattone. Ma non mi trucco quasi mai ...
31) Perdono praticamente tutto a chiunque. A volte ci torno con il pensiero, ma più che altro per capire dove ho sbagliato per meritarmi di essere trattata male.
32) Mio padre ha lavorato in ferrovia per una vita. Ho quasi rischiato di lavorare anch'io in quel campo, come progettista di sistemi automatici per impianti ferroviari. Poi le opportunità mi hanno portato altrove.
33) Ho diverse amiche e, per quanto a volte dica che Carmela è la mia amica del cuore, non faccio in realtà classifiche. Tendo a dare e prendere da tutti allo stesso modo.
34) Mi piace il mare, il mare e il mare. La montagna soltanto d'estate. 
35) Mi piace soltanto fare il bagno, la doccia la trovo scomoda, soprattutto nelle pause in cui chiudi l'acqua per insaponarti e ti congeli. Se posso, ci resto tanto tempo nell'acqua, aggiungendone sempre di calda perchè (l'ho già detto?) non mi piace il freddo!
36) Ho studiato pianoforte ma ci so suonare giusto un pezzettino di un notturno di Chopin. Gli strumenti musicali mi piacciono tutti, escluderei forse soltanto gli strumenti a percussione.
37) Mi piace tantissimo il film Lezioni di piano.
38) Che significa non sono innamorata ma amo sempre molto però? Ho capito che è inutile farsi di queste paranoie mentali e sottilizzare sul significato dei termini. Amo e questo basta.
39) Non uso profumi, anche se a volte li compro perchè voglio riprovarci e poi li lascio sul ripiano del bagno ad invecchiare. Ne usavo da ragazza, in particolare mi piaceva Poison.
40) Uso il primo bagno schiuma che c'è, in genere quelli delicati che compro per i bambini.
41) Non sono per niente fotogenica! Ma non come tutti, molto peggio! Nelle foto si evidenziano i miei innumerevoli difetti.
42) Mi piace cucinare, punto. Che sia per il mio uomo, per le persone cui voglio bene, per gli ospiti graditi e non, mi piace cucinare e sentirmi dire "Complimenti, che buono!"
43) Uno dei miei nonni era un ferroviere, l'altro un marinaio.
44) Non concepisco il sentimento dell'invidia e non mi piacciono le persone invidiose. Quando mi accorgo che gli altri posseggono cose materiali e immateriali che vorrei avere anch'io, sono contenta per loro. A volte persino ammirata, quando si tratta di qualità morali.
45) Non ho mai traslocato :------) vorrei poterlo dire, ma ad oggi sono al quinto trasloco, sesta casa in nove anni di matrimonio. Senza contare che per andare al mare bisogna traslocare comunque mezza casa! In ogni caso, comincio ad apprezzare i cambiamenti.
46) Gli animali mi piacciono, purchè appartengano agli altri. Non amo gli zoo anche se mi capita di frequentarli perchè ai bambini piacciono molto. Tra tutti gli animali, preferisco gli insetti.
47) Cucire e ricamare? Ossignur! Neanche morta credo! Mia nonna faceva dei ricami stupendi, io ho provato, da ragazzina, giusto il punto a giorno sugli schemi già disegnati. Quello non mi dispiaceva.
48) Conosco il dolore. Non quello fisico per fortuna. E ho capito che la mia perenne ansia deriva dal lutto. Penso di essere troppo fortunata e per questo mi aspetto sempre una tragedia grandissima.
49) Assomiglio a mia madre e ancora di più a mia nonna materna. Per fortuna ho preso il fisico longilineo dalla famiglia di mio padre.
50) No comment! Mio marito mi fa chiudere di nuovo il blog se rispondo a questa domanda.
51) Non ho una pelliccia e se avessi i soldi per comprarla, li donerei a qualche fondo per la protezione animale. Oltretutto le pellicce sono antiestetiche se non sei alta almeno un metro e ottanta e preferibilmente bionda.
52) Non dormo molto, ho il sonno sempre piuttosto agitato e leggero. Dormo benissimo nei pomeriggi d'estate e la mattina presto quando sta per suonare la sveglia :(
53) Per amore ho fatto e farei qualunque cosa.
54) Non so sciare e non mi interessa imparare. Non mi piace la neve, neanche in cartolina.
55) Non ho mai donato il sangue. Ho ricevuto però due trasfusioni e sono grata a chi ha donato.
56) Mi piacciono i jeans e i vestiti pratici, ma se non fossi pigra e imbranata, vestirei soltanto con gonne, abitini e tacchi alti. Preferibilmente di stoffe pregiate, molto colorati ed eccentrici.
57) Le piante muoiono al solo vedermi! A casa mia si suicidano anche le piante finte.
58) Ho due fratelli, due sorelle e un angelo in cielo.
59) Non amo i liquori ma, dovendo scegliere, berrei Sherry e Vodka.
60) Mi piace viaggiare in treno. L'auto ... lo sapete già.
61) Porto la fede, l'anello di fidanzamento seconda versione (sostitutivo del primo che, portato da mio marito a stringere, si è perso strada facendo) ed un bellissimo solitario regalatomi da mio marito ad un compleanno e ancora oggetto di aspre discussioni. Da allora, per ingratitudine, non ricevo più regali.
62) Porto sempre gli orecchini, due piccoli brillanti che mantengono i fori aperti. Da ragazza portavo degli orecchini pazzeschi, di ogni forma, dimensione e colore.
63) La politica è l'arte di prendere in giro la gente per acquisire potere personale. Per questo non mi piace. Quando torneremo ad abitare in una polis, in cui ognuno è serio e responsabile, allora forse amerò la politica.
64) Una volta leggevo Topolino, se mi capita a tiro lo leggo anche oggi. Amavo molto anche Tiramolla, Diabolik e Dylan Dog. Ho avuto un fidanzato collezionista di fumetti e nelle nostre passeggiate non mancava mai la puntatina alle rivendite specializzate. Da piccola al mare, mettevo sempre in piedi una bancarella di vendita di fumetti usati :)
65) Via col Vento non mi è piaciuto particolarmente. Ho visto più di tre volte invece Colazione da Tiffany e Harry ti presento Sally.
66) Sono generosa e altruista ... non è qualcosa che si può dire di sè stessi. Voglio bene sempre molto appassionatamente, questo si, e in questi casi si tende ad essere per forza generosi.
67) Non conto per nulla sul superenalotto, non amo i giochi d'azzardo, non entrerei in un casinò, non ho mai giocato con una slot machine. Anche se non mi manca proprio nulla, sono a volte preoccupata per il fatto che non lavoro, nella vita non sai mai come gira il vento.
68) Il mio dolce preferito è lo strudel di mele. Gli altri dolci mi piacciono tutti!
69) Non ho mai dormito per strada. Una volta però ho dormito su un terrazzino e quando mi sono svegliata, mi sono ritrovata piena di formiche.
70) Gli obiettivi da raggiungere ... quelli che ti poni ogni giorno.
71) Sono cliente Vodafone e Infostrada. Un cliente per definizione non è mai pienamente soddisfatto!
72) Come si fa a non amare la birra? Bella gelata e abbondante. Purtroppo da un po' di tempo a questa parte mi fa bruciare lo stomaco, come il caffè.
73) Ho i capelli lisci. Che non stanno mai in piega bene. Non mi piacciono mai tranne quando sono appena uscita dal parrucchiere.
74) Gli occhiali da sole servono ma sono fastidiosi.
75) Sono sempre puntuale, spesso in anticipo.
76) Le borse mi piacciono ma non ne faccio collezione. Allo stesso modo le scarpe.
77) Quando sono arrabbiata urlo, piango, non sopporto nessuno, sbatto gli oggetti. Però di solito mi passa molto in fretta.
78) Mi piacciono i biscotti, con il latte, con il tè, da soli. Soprattutto mi piacciono i biscotti della mamma. Sento ancora il loro profumo appena sfornati e conservati nell'orribile biscottiera a forma di arancia che per fortuna un giorno, chissà come e chissà perché, cadde dalla credenza e si ruppe in mille pezzi ...
79) Ho un naso passabile. Credo che molti lo giudicherebbero brutto, perché piuttosto lungo, ma io non ci faccio caso. Mio marito, quando vuole essere affettuoso, mi chiama nasone :)
80) Le file sono un fatto al quale ci si sottomette con pazienza. Oppure si torna in un secondo momento, se si può.
81) Mi piacciono i mercati, ci si trovano tanti oggetti strani. Non amo molto la folla, ma quella c'è anche nei negozi, soprattutto negli outlet e nei centri commerciali. Al mercato di solito ci compro le borse, trovo assurdo spendere tanti soldi per un accessorio del quale ci si può stancare in fretta. 
82) Non sopporto i talk show! Trovo ridicoli quelli che si parlano sopra e una perdita di tempo starli a sentire.
83) Quando canto sono intonata. Mi piace moltissimo cantare.
84) Il caffè non mi ha mai fatto impazzire. Ora non lo bevo praticamente più.
85) Di arte conosco troppo poco ma l'arte mi piace, in qualsiasi sua forma.
86) L'avvocato? Non sarei mai capace, darei ragione un po' al mio cliente e un po' all'avversario :) Mi piacerebbe fare l'artista, avere una stanza tutta per me (un po' anche per Federico va) dove passare ore a fare tutto e niente.
87) Mi piace stare abbracciata. Non amo particolarmente i baci, come mia figlia. Mi piace l'intimità di due paia di occhi che si guardano in silenzio.
88) Non sono tifosa, neanche della nazionale di calcio. Non tifo per nessuno in generale.
89) Mi trucco molto raramente. Però mi vedo più carina quando sono truccata.
90) Sono veloce nel mangiare, nel lavorare, in tutto credo. Troppo veloce, dovrei darmi una calmata.
91) Tendo molto a drammatizzare? Anche di più se è per questo. Mi piacerebbe essere meno timida per fare teatro sul serio e non soltanto a casa!
92) In genere credo a ciò che mi dicono le persone, salvo poi a scoprire che alcune di esse mentono spudoratamente. La cosa che più mi infastidisce è scoprire che degli estranei sanno tutto di me perché un amico ne ha parlato e mi ha giurato di non averlo mai fatto!
93) Quando mento, se ne accorgono tutti. A volte dico bugie perchè tendo ad esasperare i fatti raccontandoli. Non sono vere bugie, sono un ricordo più vivido del vero.
94) Saluto tutti, anche la mia ex vicina di casa veneta. L'ho salutata per un anno intero senza ricevere risposta.
95) Molto difficilmente interrompo del tutto i rapporti con le persone che conosco, amo oppure ho amato. Se è il caso, faccio in modo che siano molto meno intensi.
96) Se capisco che qualcuno non mi sopporta, lo evito. Però dipende ... in alcuni casi potrei anche chiedere spiegazioni. 
97) Non ho al momento particolari problemi di salute. A parte l'ansia che mi ucciderà prima o poi!
98) Mi piace leggere, se non avessi nulla da leggere in casa, mi attaccherei all'elenco telefonico.
99) Mi piace il silenzio, mi piacciono i rumori leggeri come quello delle gocce d'acqua, il canto delle cicale (a volte non è tanto leggero in effetti), il rumore del ventilatore. Ho bisogno di pace e di circondarmi di persone pacifiche.
100) Mi piace il silenzio ma mi piace molto anche parlare. Per questo mi piacciono le persone pacifiche che sanno mantenere viva una conversazione!

martedì 12 aprile 2011

VOGLIA DI LEGGEREZZA


Era dai tempi del liceo che non passavo una giornata così.
All'epoca erano solo pomeriggi, con ora di rientro fissata per le 19:30 e guai a sgarrare.
In poche ore, la mia amica Carmela ed io, raggiungevamo il centro di Bari dalla periferia nella quale abitavamo e poi ce lo vivevamo tutto, in lungo e in largo.
Il giro era sempre il solito, vari negozi, la libreria Feltrinelli e la libreria Laterza, diverse puntate alle gioiellerie che a me non interessavano affatto mentre a lei tantissimo.
Puntualmente seccate dal militare di turno che non aveva altro da fare che seguire noi due ragazze in libera uscita come lui.
Poi sono arrivati il momento dell'università, il matrimonio, i vari trasferimenti e sono finite le amicizie femminili e anche la voglia di leggerezza.

Giovedì 7 aprile, Chiara ed io.
Siamo scese a Turati (me lo segno così mi ricordo dove devo andare la prossima volta quando voglio portare i bambini al museo di storia naturale), abbiamo percorso numerosi viali e stradine.
Abbiamo girovagato per Brera, entrando anche nell'imponente cortile dell'Accademia.
C'erano dei ragazzi seduti sui gradini; ne ho guardata una in particolare, vestita in modo molto originale, e ho pensato che sarebbe bello poter tornare indietro e seguire quello che si sente davvero di essere.
C'era una bella atmosfera pre estiva, tanta gente in giro, noi due rilassate.
Chiara mi segnalava i luoghi di Milano che lei ama e frequenta da sempre.
Abbiamo proseguito in zona Duomo, siamo entrate in negozi di ogni tipo.
Abbigliamento per donna, per bambino, profumeria, cartoleria, prodotti biologici, libreria, il famoso Lush che ne esci con il profumo di sapone tra i capelli.
Abbiamo mangiato sushi, bevuto caffè ma non dove avrebbe voluto Chiara perchè un temporaneo black out, limitato ad un solo isolato, ha impedito alla macchinetta di quel bar di funzionare.
Siamo tornate a casa, stanche e cariche di sacchetti ricolmi. Sono stata davvero bene.
Ho trovato finalmente una camicia viola a fiorellini da maschio che ha fatto la gioia di Federico.
Un abitino fucsia molto bon ton ha fatto sentire Arianna una vera principessa.
Mio marito ha gradito la quinoa, l'ottimo cous cous di farro e lo zenzero candito che si spera gli terrà la nausea da autobus sotto controllo durante la gita scolastica del prossimo venerdì.
Nessun militare in licenza ci ha disturbate.
In compenso sono stata rimproverata per telefono, al quale non riuscivo a rispondere impedita dai sacchetti e dal campo che andava e veniva: "Ho capito, ci sentiamo. Tanto non so dove sei!"
Per fortuna, oltre a quinoa, cous cous e zenzero, avevo acquistato per il geloso un gel doccia per due.
Ansia sedata in corner.

martedì 5 aprile 2011

E' FINITA LA POESIA


Ci è toccata anche questa.
Le rappresentanti di classe, si sa, hanno un ruolo determinante nel creare un ponte di dialogo tra scuola e famiglia.
Non si occupano di didattica; giustamente aggiungo, non ne capiscono in genere molto.
Non possono intervenire sulla gestione di bambini problematici, anche quando la loro problematicità interferisce con la sicurezza degli altri bambini e con il sereno svolgimento delle lezioni.
Sarebbe bello se potessero almeno fare proposte, che so io, se potessero organizzare incontri scuola-famiglia, sull'educazione, sugli aspetti psicologici della crescita del bambino, sulla didattica intesa come io maestro spiego a te genitore gli obiettivi del mio lavoro.
Nulla di tutto ciò.
Di cosa si interessano allora le rappresentanti?
Di pubbliche relazioni! Organizzazione di eventi, raccolta di fondi, acquisto di regali ... del regalo per il matrimonio della maestra!
Interessantissimo quello che ne viene fuori.

Nel corso di una cena ad hoc con le altre mamme, abbiamo raccolto le diverse idee.
Si è passati senza pudore dalla coppia di coperte di cachemire (per una coppia ventisettenne?), al piatto in ceramica lodigiana (bella per carità ma leggermente antiquata come stile), dalla stampa d'arte, alla lampada stilizzata.
Il culmine dell'orrore è stato raggiunto con la pentola di design. Costo per una pentola, beh non esageriamo, per una pentola dotata addirittura di scolapasta, 300 euro. 
Il che la dice lunga sulle abitudini della mamma in questione; la maestra ci vieta di gettare riso all'uscita della chiesa perchè il riso è cibo e non si spreca, non so se mi spiego ...
La proposta delle rappresentanti era un quadro, anche un'icona eventualmente, trattandosi di maestra cattolica.
Non ci hanno minimamente prese in considerazione.

La cena è terminata, dopo democratica votazione, con l'approvazione di una vacanza in un centro benessere.

Dato molto interessante a parer mio.
Le mamme sono tutte talmente stressate in questa società che non lascia spazio al riposo, alla meditazione, al dolce far niente, al gioco, che desiderano una vacanza e ritengono  possa essere un regalo agognato da chiunque. Ho votato anch'io per questa proposta.
Sembrava finita, salvo poi a  scoprire che la maestra non avrebbe gradito affatto.
Abbiamo così provato a rilanciare con un pensiero poetico quasi quanto un quadro, anzi molto di più: un albero di melograno.
Cosa c'è di meglio di un albero per chi cura la vita dei nostri figli, per chi segue la loro crescita, per chi semina conoscenza e coltiva curiosità?
Oltretutto il melograno è una pianta tipica delle campagne lombarde, è una pianta simbolica.
Io stessa per le mie nozze ho regalato agli ospiti un bonsai di melograno, in molte culture simbolo di prosperità, fertilità. Nella mistica cristiana indica anche la nuova vita donata da Dio.
Come credete che sia finita?
Giardino? Allora barbecue!
Cito testualmente il commento entusiastico di una mamma: "Già me la immagino la maestra con il marito alle prese con le salamelle!"

Avere o essere?
Salamella o chicchi vermigli?
Pragmatismo o poesia?
Per quanto non disdegnerei una salamella alla brace, soprattutto se cotta da qualcun altro, non mi hanno convinta: scelgo di restare nella schiera dei poeti perdenti.

lunedì 4 aprile 2011

A VOLTE


Pensieri.
Si accavallano, si rincorrono, senza motivo.
Sono pensieri inutili e scomposti.
Si mescolano parole come allergia, parolacce, festa, devo, compleanno di papà, non sono capace, un disastro.
Ne viene fuori un dialogo senza senso con me stessa.
Senza ragione mi ritrovo a sentirmi stanca e giù di morale e infastidisco tutti quelli attorno a me.
Alla fine sono riuscita a trovarlo l'interruttore dei pensieri inutili.
Ho stirato e cantato.
Mi sembrava di essere tornata ragazzina, quando interi pomeriggi trascorrevano in casa cantando con la mia amica del cuore.
Di solito Baglioni, lp interi, una gara quasi.
Le ho ricordate tutte, ancora la memoria regge quando vuole.
Anche quella del video ... non so come facesse a sopportarmi il mio ragazzo, lui voleva che cantassi proprio quella canzone mentre eravamo abbracciati sulla panchina ai giardinetti di piazza Garibaldi. Una lagna!
Ha un potere terapeutico il canto.
Peccato duri poco.