Non amo la televisione.
Mi annoia, non ci fanno quasi mai niente di interessante e quando questo accade le trasmissioni avvengono in orari difficili per chi al mattino intende svegliarsi molto presto.
Aggiungiamoci che ho un ricordo davvero sgradevole della tv focolare domestico all'ora di pranzo.
Fonte delle peggiori liti familiari, in genere per argomenti di natura politica, non ne potevo proprio più di farmi andare il boccone di traverso a causa della tv.
Poi è arrivato il matrimonio e con esso l'antenna parabolica e quella terribile invenzione che è Sky.
Mio marito è uno dei pochi uomini che non ama il calcio.
Beata te, penserete voi. Niente campionato, nè mercoledì di coppa, nemmeno partite a pagamento.
Si è vero, nulla di tutto ciò, ma in compenso ogni competizione sportiva, dalla gara di freccette al sumo giapponese, dal cricket al pugilato, non poteva essere persa.
Era un continuo zapping tra raisport uno, raisport due, e raisportvattelapescaemannaggiaachilihainventatiquesticanali!
Arrivati i figli, l'abbonamento a Sky è stato disdetto.
Non si poteva rischiare che, quei pochi momenti che mio marito riesce a trascorrere in casa, fossero dedicati a seguire il percorso della pallina piuttosto che i primi passi del pupo.
Abbiamo un solo apparecchio televisivo, ventuno pollici, nella camera degli ospiti.
Lo abbiamo usato fino a qualche tempo fa soprattutto per consultare il televideo e come monitor per i dvd dei cartoni.
Nessun telegiornale perchè a quell'ora si cena e quando si cena, memore del malumore generato dall'intruso elettronico, ho stabilito che si parla tra di noi. E poi per informarsi sulle notizie italiane è indifferente guardare il tg o comprare Novella 2000 ...
Quando è arrivata la trasmissione tramite digitale terrestre, non ci siamo neanche sognati di acquistare il decoder.
A novembre, con mia grande soddisfazione, le trasmissioni in analogico hanno esalato il loro ultimo respiro e lo schermo è diventato piatto, nero, morto.
Due mesi di pace assoluta, neanche il rischio di incappare per sbaglio in un pokemon urlante o in una noiosissima gara di sci.
A gennaio mi sono ricordata che in ogni caso, idiosincrasia o meno, mi toccava, sigh, pagare il canone rai.
Ho pensato anche alla mia "povera mamma" e al fatto che la tv è stata sistemata appositamente nella camera ospiti per consentire a lei di non perdere le puntate di Tempesta d'amore quando viene a trovarci.
Così ho ingoiato l'amaro calice e ho comprato al supermercato il decoder in super offertissima speciale, sperando in cuor mio che non funzionasse.
Ahimè quello funziona e pure bene!
Sono state stabilite immediatamente le regole per la visione di Boeing e K2, terrificanti canali di cartoni dove, oltre agli immancabili Pokemon, trasmettono il grande fratello in versione disegno e imperano, tra i vari personaggi, genitori vittime di mostruose bambine capricciose.
Educativo, non c'è che dire! Ma Candy, Remi, Heidi, perfino Goldrake, così ingenui e semplici, oserei affermare così adatti ai bambini, che fine hanno fatto?
Per sopravvivere all'orrore, nelle ore consentite di visione, alterniamo i cartoni con i programmi di Real Time.
Avete presente? Quel canale dove un agente immobiliare con il ciuffo bianco come Crudelia Demon, però più sorridente, vende case semplicemente fantastiche per budget in genere superiori ai 500.000 euro, gulp!
E quelli, i clienti, si prendono anche il lusso di criticare: "Si però quel soprammobile proprio non mi piace, eh no ..."
Ma per favore!
Lo stesso agente immobiliare, in un secondo programma che si chiama Vendo casa disperatamente, è affiancata da un architetto che assomiglia ad uno delle televendite o dei quiz; ma non chiedetemi chi perchè non saprei dirvelo.
Lui, l'architetto, è piuttosto stravagante. Per convincere i potenziali clienti ad acquistare appartamenti che andrebbero già bene così o per i quali basterebbe usare un po' di fantasia per immaginarseli ristrutturati, li dipinge di colori terribili, come il color cioccolato.
Li fa diventare una tomba praticamente! Oppure fa le camere a strisce bianco rosse anche se nessuno è tifoso della squadra del Bari.
E quelli che disprezzavano il soprammobile subito a commentare: "Ma è meraviglioso, ma che eleganza!". Oh ma che bevete prima di andare in trasmissione?
A Come ti vesti due esperti di look buttano via il guardaroba di gente normalissima che si veste in modo normale, come me insomma che mi vesto come una casalinga non disperata, e in cambio che ti danno?
Una carta di credito del valore di millecinquecento euro. Che neanche la metà di quello che ti hanno buttato ti ricompri!
Poi ti truccano un po', ti arricciano i capelli, ti fanno salire su un paio di trampoli, ti addobbano con qualche abito di boutique e voilà: ora si che non sembri più una sfigata!
Peccato che il giorno dopo torni in jeans e golfino perchè devi accompagnare i bambini a scuola e quelle sono le uniche due cose che ti sono rimaste nell'armadio, oltre ai trampoli e all'abito da sera che non sono esattamente i due indumenti più comodi da indossare alle otto del mattino ...
Paint your life è il mio preferito. Ti spiegano come non buttare niente e divertirsi con gli oggetti vecchi trasformandoli in qualcosa di utile e divertente, come ogni tanto faccio anch'io in casa.
Qualche giorno fa ad esempio, ho tagliato una striscia di cartone, l'ho dipinta di acrilico nero, l'ho contornata di velluto grigio incollandolo con la colla a caldo, l'ho decorata con dei ritagli delle tende della cameretta, ho segnato con il pennarello indelebile bianco delle tacche a dieci centimetri di distanza l'una dall'altra e voilà, ecco una bellissima asta segna crescita intonata alle tende!
Mi potrei proporre come conduttrice del programma.
Con il Mago delle Torte, l'italo-americano che non fa dolci ma opere d'arte, mio figlio ha già deciso di voler seguire uno stage appena imparerà a preparare gli impasti base.
Per finire c' è Wedding Planners.
Ci sono due tipi, diciamo così, alternativi: uno pacifico come un bombolone alla crema, l'altro più isterico di una zitella che vuole trovare marito. Loro fanno un mestiere inutile, progettano il matrimonio dei sogni.
E vai di lustrini, piatti d'oro, fiori a profusione, candele, abiti sfarzosi, carrozze, scenari fiabeschi.
Ma a che pro mi domando? Che tanto, si sa, i due sposi raggianti dopo un anno divorziano!
E poi il giorno più bello della vita non è quello in cui ti sposi, quello è solo uno dei tanti bellissimi momenti che la vita ci regala. E che vogliamo fare allora? Una festa principesca per ognuno di questi momenti?
Però, lo confesso, quelle rare volte che mi capita di soffermarmi con i bambini a guardare questo programma, mi emoziono come una deficiente al vedere entrare la sposa in chiesa.
E mi sento in pace perfino con il decoder.